La penna degli Altri 19/01/2011 09:18
Derby di Coppa e di furboni
Claudio Ranieri, frangetta in ordine e sguardo vispo, mentre cerca di spiegare che con Vucinic è tutto ok («la mia porta è sempre aperta»), annuncia che la Roma «tiene molto a questa competizione e questo derby non è un intralcio». La verità è che lui tiene molto alla sfida con la Lazio perché è lunica, finora, che è stata capace di riempire la sua bacheca di tecnico giallorosso grazie alle tre vittorie su tre. Ranieri che, da cultore della pretattica quale ha sempre detto di essere, fino al momento di consegnare la lista allarbitro non accantonerà lidea di lanciare dal primo minuto Adriano a scapito di Menez.
Roma-Lazio di Coppa sta soprattutto qui, nel tema scritto su due panchine difficili. Nonostante il campionato dica che si tratta di una sfida dalto bordo, sul campo di ricchezza se ne vedrà poca. Non ci sarà Totti, ancora in castigo per il calcione che rifilò a Balotelli nella finale della scorsa edizione. Se non fosse il loro uomo simbolo, i tifosi giallorossi potrebbero fregarsi le mani visto che anche nella sfida di campionato (2-0 per Vucinic e compagni) il capitano rimase a guardare perché squalificato. Mancherà anche Pizarro, ancora convalescente.
Probabilmente, almeno dallinizio, non ci sarà Hernanes a corto di condizione. Ma anche se a partire dalla panchina dovesse essere Mauri, la Lazio perderebbe molta qualità a favore della corsa di Gonzalez e Brocchi.
Sotto a chi Coppa, quindi. In palio cè la supremazia cittadina (che vale solo fino al prossimo derby) e un quarto di finale contro la Juventus.