La penna degli Altri 24/01/2011 10:16

Damiano: «Vogliamo vincere almeno un trofeo»

 

Tanti appuntamenti che aspettano la formazione giallorossa, ma Damiano non snobba nessuna competizione: «Dobbiamo cercare in ogni modo di conquistare un trofeo». Anche se ci potrebbe essere un occhio di riguardo per l’Europa: «Ora diventa più difficile per tutte le squadre. Intanto abbiamo questa doppia sfida con lo Shakhtar Donetsk, che è una squadra molto buona. Loro sono una formazione che è in costante crescita negli ultimi anni. Si deve prima superare questo ostacolo, poi verranno gli altri. Quel che è certo è che speriamo di andare il più lontano possibile. Il difficile sarà farsi trovare pronti per quella data, perché nel frattempo c’è il campionato e pure la Coppa Italia. Molto dipenderà dallo stato di forma del momento».

 

Già, il campionato, che sembrava scappare via e nel quale, invece, si è tornati in corsa dalla trasferta di Milano. «Quello di quest’anno è un torneo più aperto rispetto a quello scorso, nel quale c’era una squadra, l’Inter, che ha dominato tenendo un’altissima velocità di crociera. Quest’anno c’è il Milan, che non è una sorpresa visti gli acquisti fatti in attacco. Ma dietro c’è un gruppo di squadre che gli contenderanno i titolo. Ripeto, un campionato molto più aperto e, forse, più equilibrato». Un gruppo di squadre, tra le quali per un po’ c’è stata anche la Lazio. A chi gli domanda dello spirito del derby, Damiano spiega: «Ogni volta ci si gioca mezza stagione. La Roma è ancora la squadra dalla à. E la Lazio è il club della regione». Il francese Damiano non può non parlare anche dei suoi connazionali giallorossi: Mexes e Menez. «Sono felice per Philippe, che è il più vecchio dei due. Ha meritato pienamente la riconquista della maglia della nazionale. E’ tra i migliori difensori del campionato italiano, e quindi d’Europa e del mondo. Sta avendo un grande rendimento, è maturato. E’ senza dubbio molto più concentrato. Menez? E’ passato attraverso auna situazione complicata. Non è stato facile arrivare in Italia a soli 20 anni e alle spalle non tantissime partite del campionato francese. E’ senza dubbio una situazione difficile. Ma lentamente e con pazienza, è tornato ad alti livelli. E’ un po’ quello che è successo con Gourcuff. Lui è stato costretto a tornare in Francia. L’Italia non ha pazienza di aspettare i giovani. Ora Jeremy va benissimo ed è fondamentale durante le partite». Eppure lo scorso anno, nel momento peggiore, ha rischiato di andarsene: «Io l’ho convinto a restare – rivela

Damiano -. Se lasciava noi, era difficile capire dove potesse andare. Tra noi c’era un buon rapporto e un progetto di lavoro nel tempo, alla fine sono riuscito a convincerlo ed è rimasto. Credo che la sua sia stata una decisione saggia». A proposito di possibili partenze, cosa ne sarà di Mexes? Damiano sulla questione del rinnovo di Phil non si sbilancia: «Non so quale sia la situazione al momento. Non posso dire di più».