La penna degli Altri 18/01/2011 11:32
Da Paolo Negro a San Pellegrino Quando lautorete è unarte
questa storia lunga poco più di dieci anni e 14 autogol.
Dopo Negro, in quel meraviglioso campionato del terzo scudetto, toccò ad un altro difensore centrale, Apolloni, che all11 della ripresa di Roma-Verona 3-1 infilò il pallone alle spalle del suo portiere Ferron siglando il momentaneo 1-1 giallorosso (gli ospiti erano passati in vantaggio con Camoranesi nel primo tempo). Poi Batistuta e Montella fissarono il punteggio. Era il 1° aprile del 2001, ma quello di Apolloni fu uno scherzo gustoso solo per la Roma. Pochi giorni dopo, sabato 14 aprile, unaltra autorete tolse i giallorossi dalle spine: quella del mediano Giovanni Tedesco, che fissò il 2- 2 di Roma-Perugia. Prima di Paolo Negro, in quel torneo, cera stata invece lautorete di Castellini in Roma-Bologna 2-0 della prima giornata. Nel campionato 2001-02 solo Carrera fece godere i tifosi giallorossi in Roma-Atalanta 3-1, mentre nel 2002-03 questo compito toccò
allinterista Di Biagio nel 3-3 di San Siro e al reggino Vargas nella vittoria per 3-2 del Granillo. Nel campionato 2003-04 i tifosi giallorossi tornarono ad apprezzare gli autogol dei difensori centrali, con lex Bovo che se ne fece uno in Lecce-Roma 0-3 e Barzagli che siglò il 3-1 della vittoria casalinga sul Chievo. La trasferta di Lecce si dimostrò propizia in fatto di autoreti anche nel 2004-05, con il centrocampista Giacomazzi che deviò nella sua porta il pallone dello 0-1 dei romani. Quel lodevole gesto atletico, però, non bastò per vincere lincontro, poiché al 79 i pugliesi pareggiarono con il giovane Mirko Vucinic. E quella sera i dirigenti giallorossi si innamorarono di lui.
Nessuno dei 10 autogol succitati fu inutile ai fini del risultato (7 vittorie e 3 pareggi) come invece si rivelò quello di Comotto in Ascoli-Roma 3-2 del torneo 2005-06, il primo con Spalletti. Complice la norma che, in caso di deviazione di un difensore, stabilì di assegnare comunque la rete allautore del tiro se questo era indirizzato in porta, nei campionati 2006-07, 2008-09 e 2009-10 la Roma non godette di alcun autogol, mentre nel torneo 2007-08 usufruì di uno solo, peraltro ininfluente: quella del parmense Falcone nella vittoria casalinga per
4-0. Questanno le autoreti sono state già 2, entrambe di marca emiliano-romagnola: quella del bolognese Rubin nel 2-2 allOlimpico dello scorso 9 settembre e quella del cesenate Pellegrino di domenica scorsa. Che la storia continui, dunque. Magari già a partire da domani