La penna degli Altri 23/01/2011 10:23

Che sberla il 249° gol giallorosso di Francesco

GASPORT (A. CATAPANO) - 
«Tristezza, per favore vai via...» . Più che altro,  le dà un calcio con tutta la forza che ha. E la rabbia, tanta, accumulata in questi mesi. Via. Da ieri sera non abita più con lui. Una sassata, dritta per dritta, manca poco che buchi la rete, come nei cartoni animati. Un rigore alla Di Bartolomei. Il dito in bocca e uno sguardo al cielo. Ad Agostino, agli dei del calcio. E’ un attimo, ma è significativo, è un ringraziamento, una liberazione. Finalmente, non segnava in campionato dal 13 novembre e all’Olimpico, in casa sua, non gli era ancora capitato in questo torneo. Suonava male, pareva una bestemmia. Da ieri, 195 reti in Serie A, distanza tonda (-10) dai 205 di Roberto Baggio, la sua ossessione. Con le coppe di ogni genere, sono 249 gol tutti giallorossi («Le reti più belle? Alla Lazio» ), ma qui le statistiche dissentono, per qualcuno sono già 250, e allora tanti auguri. Tempesta finita Rigore a parte, si sono ammirati sprazzi del miglior ,prima che la distanza lo fiaccasse. Ma a fine gara il capitano torna di nuovo tonico. Sentite: «Vittoria bella e importante, abbiamo fatto il nostro dovere. Siamo secondi, in corsa per lo scudetto, aspettiamo i risultati delle altre» .

La serata ha portato anche, notizia ancor più clamorosa, sprazzi di bella Roma. Nei minuti finali, in surplace, un paio di discese spettacolari. Una con Menez in versione Razzoli. Ranieri è soddisfatto«Lo ripeto: vogliamo essere tra le 4 o 5 pretendenti per lo scudetto, sulla carta non valiamo l’Inter e il Milan ma stiamo ritrovando la continuità dello scorso campionato, questa è la strada giusta. Il è in via di digestione, stavolta non ci sono stati "scazzi". La "tempesta"societaria? Non dobbiamo rincorrere le voci. Dobbiamo solo dare il massimo e farci trascinare dal pubblico» . Rosella Sensi infreddolita, ma felice. Stravede per («Fantastico, solito trascinatore, un esempio per tutti» ) e corregge Ranieri. «L’Inter squadra da battere? Non è la stessa dello scorso anno, il Milan è fortissimo, ma noi non siamo da meno, anzi. Ci siamo e lottiamo» . Il Cagliari Parte al galoppo, si sgonfia come un dolce venuto male. Donadoni commenta:«Abbiamo commesso qualche errore, ma troppi timori ci hanno condizionato. Abbiamo grandi potenzialità, dobbiamo avere uguale personalità. E convinzione» . Il presidente Cellino è tranchant. «Sul rigore è meglio che taccio, i nostri ammoniti erano tutti diffidati, il 3-0 è bugiardo, abbiamo preso solo tanto freddo. La Roma? Non vale lo scudetto, non gioca sempre in casa. E poi per il momento societario che attraversa sta facendo pure troppo...» . Carino. 

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