La penna degli Altri 21/12/2010 09:52
Vucinic-Pizarro, voglia di Roma per lo scudetto
GASPORT (S. BOLDRINI) -
A ognuno il suo Natale: chi al caldo del Sud America (Pizarro in Cile, Juan, Taddei, Baptista, Cicinho, Adriano e Simplicio in Brasile, Burdisso in Argentina), chi nel caldo esotico (Julio Sergio alle Maldive, Riise a Dubai), chi al freddo dellEuropa (Vucinic tra Montenegro e Salento, Menez e Mexes in Francia, Totti tra le montagne delle Dolomiti). A ognuno il suo albero e i suoi desideri: e se riesce francamente difficile immaginare che i calciatori possano sognare regali particolari, a livello professionale un po tutti hanno le loro belle richieste da sottoporre allanno che verrà. Il centravanti montenegrino e il centrocampista cileno sono stati due mattoni solidi della prima Roma «Ranierana» . La seconda metà dellanno ha però cambiato molte cose. Vucinic è diventato un precario dellattacco, Pizarro ha ballato tra guai fisici e una realtà assolutamente inedita per lui a Roma: la panchina. Il 2010 è finito nel peggiore dei modi, per Vucinic, che pure ha segnato in questi 365 giorni 17 gol (14 in campionato, 2 in Coppa Italia e 1 in Europa League): infermeria e qualche ombra di troppo perché è stato la maggiore vittima del turn over in attacco.
Che cosa può chiedere Mirko a Babbo Natale e al 2001? Due cose:o giocare di più nella Roma, o cambiare aria. In attesa negli eventi, festeggia il primo Natale da papà, con il piccolo Aleksandr. Al caldo della sua Valparaiso Pizarro penserà ad un 2011 nuovamente da protagonista. È uno di quelli che soffre di più la panchina. La sua lettera di Natale? Giocare, oppure fare le valigie e magari tornare in quel Cile dove, un giorno, sogno più futuristico, vorrebbe diventare ministro dello sport. Otto gol nel 2010 e una coda di anno malinconica, con la panchina che sta diventando una compagna di vita. Prima o poi sarebbe accaduto, ma Francesco, come tutti i fuoriclasse, vorrebbe dilatare i tempi, quasi alla ricerca di unimpossibile eternità calcistica. Allimprovviso, Francesco si è guardato indietro e ha scoperto di essere il più anziano della Roma e di essere più vulnerabile, meno intoccabile, più discutibile. Che cosa chiederà Totti al 2011? Due cose: la salute e di raggiungere quota 200 gol in serie A. Mancano solo 6 reti, brutte, sporche e cattive per farcela. «Il 2011 sarà lanno della mia resurrezione» , ha detto qualche giorno fa Adriano. Di sicuro sarà lanno della verità per sapere se tornerà adessere un campione, o se la scommessa sarà irrimediabilmente perduta. Nella sua lettera, Adriano chiederà qualcosa in meno meno chili, meno birre) e qualcosa in più (gol, forma, stabilità). Il problema, per lui, è capire dove si toglierà e si aggiungerà tutto ciò: a Roma o in Brasile? Mexes chiederà un nuovo contratto, possibilmente in Premier League. Menez vuole la consacrazione. Taddei la salute. Perrotta e Cassetti un altro anno con la Roma. Doni desidera essere finalmente lasciato in pace da una radio che gli ha fatto la guerra. De Rossi di tornare ad essere De Rossi sempre e non a intermittenza. A ognuno i suoi sogni: auguri a tutti.