La penna degli Altri 09/12/2010 09:33
Una Roma a nervi tesi «Si litiga perché vogliamo vincere. Andremo avanti»

«Abbiamo fatto una grande rincorsa in questo girone, ad un certo punto si era messa parecchio male per noi racconta Daniele De Rossi . Ora che abbiamo raggiunto lobiettivo minimo, dobbiamo pensare a migliorare, soprattutto mostrare sempre voglia di vincere fino al fischio finale. Stasera (ieri, ndr) abbiamo un po mollato perché sapevamo della vittoria del Bayern. Gli ottavi? Tra le più abbordabili, non vorrei il Tottenham, meglio lo Schalke o lo Shakhtar. Ma possiamo giocarcela anche col Barcellona...».
Spiegazioni Bella serata, se non fosse per il litigio finale tra Totti e Burdisso, due personalità niente male: paroloni, vaffa e quantaltro, sono dovuti intervenire i compagni per placarli. Alla fine, ovvio, minimizzano un po tutti. De Rossi: «Anchio a Palermo avevo litigato con Borriello, cose che succedono sul campo, anche se sarebbe meglio evitarle perché poi vi ci ricamate sopra». Simplicio: «Questi episodi ci possono stare, ci tenevamo tutti parecchio a vincere, quel pareggio finale ci ha fatto un po perdere la testa. Dobbiamo essere più decisi fino alla fine». Leandro Greco: «Cose che capitano, nessuno di noi ha gioito al gol del Cluj, volevamo vincere».
Sembrerebbe che sia stato Burdisso, un bel peperino, ad accendere la miccia. «I difensori, si sa, ci restano sempre male quando subiscono gol spiega Matteo Brighi . E poi eravamo tutti stanchi alla fine, un po di nervosismo ci sta». Lavversario italiano Roberto De Zerbi aggiunge invece un particolare in più. «Si erano già beccati alla fine del primo tempo, Burdisso era molto nervoso».
Eroe Dalla gara viene risparmiato pure Julio Sergio, pizzicato allinguine durante il riscaldamento, meglio non rischiare e concedere la passerella a Lobont, «gatto» romanista e beniamino romeno. Applaudito dal pubblico con rispetto e devozione, lui è lemigrato che ce lha fatta. Ricambia tanto affetto concedendo a Traorè (che segna e manda a quel paese i suoi tifosi) il gol della dignità transilvana. «Per me è stata una serata particolare, giocare contro una squadra romena e nel mio Paese racconta il Gatto . Laccoglienza è stata bellissima, la mia prestazione abbastanza positiva e sono felice per la qualificazione. Chi preferisco agli ottavi? Vorrei evitare lo Shakhtar, perché è allenato da Lucescu». Tanti romanisti, invece, ci metterebbero la firma.