La penna degli Altri 11/12/2010 09:51

Un lampo di Peirò e il mago Herrera castiga Don Oronzo

Lo scontro venne subito deciso da un guizzo repen­tino e letale, sotto rete, di­segnato, con tratto irriden­te e assai preciso, di ester­no in lieve scivolata, da Peirò, centravanti di sti­le fantasista. Il castigliano, emerito maestro decorato in materia di vincente tem­pismo e di inserimenti si­lenti, puntuali e velenosi, vendicava, così, lo smacco patito dalla squadra nel­l’andata, nonché un amaro vissuto personale, di con­trasti latenti e forti incom­prensioni, sperimentato col vecchio allenatore.

Investito, dal “Mago” più doc fra tutti quanti, delle insegne, prestigiose, di lea­der e capitano ufficiale del­la Lupa, il dinoccolato Joa­quin caracollava, a volte trasognato, gli scarni stin­chi nudi esposti ai calci e al vento, sfoggiando classe in­nata, lungo il fronte d’at­tacco completo romanista. La reazione barese non scalfiva il muro gialloros­so, ben presidiato e dispo­sto al contropiede. Don Oronzo, trangugiando il gran rospo, paonazzo, giun­se, proprio lui, a definire la Roma “provinciale”.