La penna degli Altri 09/12/2010 09:10

Totti: Io e Marco che bella coppia!

FATTI - La miccia è stata accesa dalla ca­pocciata di Traorè che ha pareggiato la partita quando mancavano poco più di cento secondi al novantesimo. Burdisso non ha preso per niente bene la rete subita, ha al­zato la voce, ha imprecato un po’ contro tutti e il ca­pitano giallorosso, a di­stanza, non ha abbozzato.

Il secondo episodio è av­venuto nel momento in cui la Roma ha messo il pallo­ne al centro del campo per riprendere il gioco, Bur­disso ha fatto un applauso che non voleva essere proprio un complimento, ha risposto con un classico ma va...e per il resto non è che ci voglia una spiccata fantasia per capirlo. La partita è ripre­sa, con il litigio rimasto in stand by. Al­meno fino al fischio finale, quando i due si sono nuovamente ribeccati, è volato qualche altro insulto da una parte e dal­l’altra, sono dovuti intervenire un paio di compagni (Juan soprattutto e Vuci­nic) perché la cosa non degenerasse in qualche cosa di irreversibile o quasi. Poi, nel dopo partita, tutti hanno garan­tito che negli spogliatoi c’è stata la pa­ce e non c’è motivo di dubitarne.

CAPITANO - , peraltro, si è presenta­to ai microfoni di Sky e Mediaset, non provando neppure a nascondere il liti­gio con il compagno di squadra: «In ef­fetti c’è stato un piccolo screzio con Burdisso, del resto queste sono cose che succedono in campo. Nessuno volevapareggiare questa partita, non siamo riusciti a fare il secondo gol fallendo qualche occasione, poi c’è stato il loro gol del pareggio, e l’argentino si è ar­rabbiato un po’ con tutti i compagni. Del resto lui è argentino, io sono roma­no, è una bella lotta tra caratteri forti. La cosa comunque è finita lì, negli spo­gliatoi abbiamo chiarito tutto».

PARTITA - Chiuso l’episodio, è pas­sato a parlare di qualificazione, Roma, posizione in campo e società. E lo fatto dispensando anche qualcuna delle sue battute:« Questa è una Roma che sa reagire, per fortuna abbiamo un orga­nico che ci consente di mettere sempre in campo una squadra competitiva. Siamo riusci­ti a qualificarci, questo contava, anche se sarebbe meglio centrare il tra­guardo con un po’ d’anti­cipo. Ora ci aspettano gli ottavi di finale in cui ci presenteremo con il valo­re aggiunto dell’esperien­za maturata negli anni passati. Possono capitar­ci avversari molti difficili, ma io sono convinto che la Roma sarà in grado di gio­carsela con tutti. Sono tut­ti avversari di primo livel­lo, noi ci faremo trovare pronti. Per quanto mi ri­guarda posso dire di essere soddisfatto dei miei primi sei mesi, di sicuro posso fare meglio, io come sempre mi mette­rò a disposizione della Roma. Quello che contano sono i risultati della squa­dra. Mi manca il gol? Non è proprio co­sì, bisogna che un po’ tutti si rendano conto che non faccio più la prima pun­ta, gioco lontano dalla porta e se Bor­riello fa gol sempre va bene lo stesso. Con Borriello mi trovo bene in campo e fuori, andiamo anche a cena, ancora non abbiamo un’intesa perfetta perché sono pochi mesi che giochiamo insie­me. Il futuro della società? Noi non ci pensiamo. Io spero solo che venga uno con tanti soldi, il più ricco. Comprare io la Roma? Io posso compare la gratta­checca...». E tanti saluti a Cluj.