La penna degli Altri 17/12/2010 10:42

Sormani: «La Roma può vincere a Milano»

presidente Marini Dettina avesse speso molti soldi per allestire la squadra, disputammo un campionato anonimo. Mancò una vera guida, e dei dirigenti capaci di coordinare. Basti pensare che, qualche anno più tardi, molti di quei miei compagni alla Roma passarono, come me, al Milan, dove vincemmo di tutto, dallo scudetto alla Coppa Italia, dalla Coppa delle Coppe a quella dei Campioni, fino al trofeo Intercontinentale. In quell’anno a Roma, però, una Coppa Italia la portammo comunque a casa».



Era anche la prima che la Roma vinceva della sua lunga serie. Con il gol di Nicolè a Torino. 

Esatto. Con Losi capitano, giocatore formidabile, e De Sisti che iniziava giusto in quegli anni la sua carriera. Era una buona squadra. Che se fosse stata governata bene, avrebbe potuto fare molto di più. C’erano giocatori come Manfredini, Orlando, Schutz. E poi, Malatrasi, che, come Schnellinger, Angelillo e Cudicini, sarebbe poi venuto al Milan. Partimmo bene, ma poi ci perdemmo per strada. Cominciammo con una vittoria a Bari (3-1, ndr), con un mio gol. E poi un 6-1 alla Sampdoria. Contro la quale vincemmo anche al ritorno, 2-0, con una mia doppietta.



Un gol lo fece anche alla Roma nel suo primo anno al Milan. Giusto nel primo confronto.
 

E’ vero. Vincemmo 3-1 a San Siro. Per la Roma segnò Spanio, mentre per il Milan, oltre a me, fecero gol Rivera e Mora. Ma le sfide, in quegli anni, finivano quasi sempre in favore dei rossoneri. Era il Milan di Nereo Rocco, un allenatore che a volte sembrava un po’ burlone, ma sul lavoro era di una serietà assoluta. Con lui si doveva correre e lavorare, tutti. E i risultati, vista la qualità dei giocatori, venivano anche per questo.



Il Milan-Roma di sabato sera, che partita sarà? 

La Roma ha certamente i mezzi per farsi valere, ma anche il Milan sta facendo molto bene. In tanti, ad inizio stagione, hanno pensato che Allegri avrebbe avuto difficoltà a gestire un gruppo come questo. E invece, bisogna fargli i complimenti. Paradossalmente, gli infortuni di Pato e Inzaghi e la scarsa forma di Ronaldinho, l’hanno aiutato a fare delle scelte, obbligate ma anche efficaci. A volte succede. Così capitò a Spalletti, che s’inventò  come punta, mancandogli un giocatore in quel ruolo. Quanto al Milan, penso che soprattutto Boateng abbia portato un contributo importante. Ronaldinho, invece, deve aver sofferto la partenza di Borriello, che è uno che attacca gli spazi. Con lui, il brasiliano aveva la possibilità di lanciarlo, mentre con Ibrahimovic trova difficoltà ad intendersi, proprio per le diverse caratteristiche dello svedese.



C’è qualche punto debole, in questo Milan, che la Roma può sfruttare?



I due difensori centrali sono spettacolari, ma so che stavolta mancherà Thiago Silva e questo può costituire un piccolo vantaggio per la Roma. 

Quanto può incidere quindi Borriello in una gara come questa e in uno stadio che conosce bene?



Lui non ha certo bisogno di giocare a San Siro per esaltarsi, perché si impegna sempre. Per me è un

centravanti vero. Forte tecnicamente e pericolosissimo per la sua capacità di difendere il pallone e andare in gol. E’ un giocatore importante per la Roma e che può certamente fare la differenza.



Un pronostico?



E’ una gara aperta, perché, anche se il Milan ha imparato ad essere aggressivo, la Roma ha molte chance. Di sicuro, sarà una bella partita