La penna degli Altri 13/12/2010 09:22

Roma, tre punti e poco più

NEGATIVO -Se la Roma, bene o male, si può consolare con i 3 punti, il Ba­ri rischia davvero di andare in de­pressione. Ne aveva subite di tutti i colori a Genova e ora torna a casa piegato da un gol irregolare. Va su­bito detto che il signor Romeo non è un gran arbitro, ha dato alla Roma un rigore generoso, per un abbrac­cio di Rinaldi a Borriello, dopo che i due si erano avvinghiati reciproca­mente, ma sul gol, il fuorigioco di Juan non era così evidente, solo le moviole lo hanno colto in modo chia­ro. Inoltre ha annullato un bel gol di Borriello per un presunto fallo di mano: siamo convinti che Borriello abbia domato il pallone tra petto e spalla, ma il suo gesto ha ingannato sia Romeo che il guardalinee.

MENEZ -Il Bari nel complesso ha gio­ persino meglio, se non altro da squadra, sia pur con limiti enormi. Per esempio, non ha mai visto la porta, tanto che prima e poi Doni non si sono sporcati i guanti. Al contrario, la Roma, pur giocando un calcio lento, involuto, ha segnato un gol, ne ha segnato un altro annul­lato a Borriello, ha buttato via il ri­gore con Totti e ha creato almeno tre, quattro, occasioni in cui Gillet è stato perfetto. Dunque, sul risultato, niente da dire. Sul gioco della Roma, invece, sì.

La squadra si è impantanata a centrocampo, dove in assenza di e Pizarro, il povero Simplicio avrebbe dovuto fare il play maker: probabilmente è l’unica cosa che non sa fare. E si è visto in modo pla­teale. Attorno a lui, Greco e Brighi hanno aggiunto molta buona volontà ma anche molta confusione. In più, è venuto meno , che non ha mai ispirato la squadra, ha sbagliato molto al tiro, non solo il rigore, ma soprattutto non è riuscito ad alzare la qualità del gioco. L’unico che si è ribellato a questa mediocrità avvi­lente, è stato il francesino. Menez ha regalato numeri e giocate spettaco­lari che hanno giustificato il bigliet­to e sottratto i tifosi a lunghi periodi di noia e frustrazione. Menez non è stato fortunato in un paio di conclu­sioni, qualche volta ha esagerato, ma almeno ci ha provato, spargendo ta­lento e classe. Però la squadra non ha saputo sfruttare quest’arma fan­tastica e il pericolo è proprio questo, cioè che Menez giochi da solo, di­venti un solista bello ma inutile. Su questo Ranieri, apparso nervoso e permaloso, deve lavorare, per alza­re il livello di tutta l’orchestra e per sfruttare al massimo le doti del fran­cesino.

OCCASIONI -La Roma avrebbe potu­to segnare già dopo 19 minuti, nono­stante il Bari, tutto rattrappito da­vanti a Gillet, lasciasse pochi spazi. Ma ha tirato dal dischetto uno straccio, che Gillet si è subito preso con riconoscenza tra le braccia. Poi alla mezz’ora l’unico e decisivo gol­letto. ha battuto la punizione con un pallonetto in area per Mexes, che non ci è arrivato, ma Juan, par­tito di pochissimo davanti a tutti, ha anticipato Gillet in uscita con un toc­co svelto e velenoso. Sul finire del tempo Menez ha sfiorato il raddop­pio dopo aver fatto tutto da solo, compresa la fiondata a fil di palo. Ranieri nella ripresa non ha cambia­to nulla, Borriello su assist di ha sprecato una buona occasione, Cassetti ha deviato un corner sul pa­lo, a venti minuti dalla fine Ranieri ha sostituito con Okaka, e al 32’ Menez dal limite ha costretto Gillet a una prodezza. Nel finale il gol di Borriello, probabilmente regolare, ma annullato per fallo di mano e sul ribaltamento per poco il Bari non ha pareggiato. Al Bari, poverino, in questo momento non mancano solo dieci titolari, ma anche un briciolo di fortuna e qualche santo in paradiso.