La penna degli Altri 14/12/2010 08:49

Roma, da sir Ranieri a sor Claudio «Ma col Milan l’impresa è possibile»

Intendiamoci, il tecnico ha le sue parziali responsabilità in questa metamorfosi perché, nei momenti difficili (da prima del match col a dopo il derby) ha accentuato i tratti di romanità dei suoi atteggiamenti. Una maniera fin troppo facile per cercare di assicurarsi quei consensi della piazza che però, alla lunga, hanno il fiato corto. L’attualità, infatti, denuncia tensioni sempre più evidenti per la gestione di alcuni giocatori vecchi e nuovi che, non trovando sponda ai vertici (anche i dirigenti sono logicamente depotenziati), scaricano le frizioni nello spogliatoio e in campo. Polemiche Il battibecco avuto in diretta tv su Sky è stata la punta di un iceberg, la cui parte sommersa è da prendere davvero in esame, al di là della nuova replica di ieri di Massimo Mauro («è un allenatore in difficoltà») o del comunicato di Mediaset Premium a caccia di visibilità.

Dall’entourage dell’allenatore, infatti, fanno sapere ad esempio che l’ormai cronica mancanza di conferenze dei calciatori a Trigoria, non fanno altro che sovraesporre Ranieri, sempre al centro del tritacarne mediatico. Ieri, però, la presidente Sensi (che già domenica aveva difeso il tecnico contro Mauro) è uscita allo scoperto. «Ora lavoreremo per la gara di sabato che èmolto importante. Scendere in campo a Milano contro questo Milan non è semplice. Possiamo giocarcela fino in fondo, poi vedremo cosa succederà. I punti in palio d’altronde sono tanti, il campionato è lunghissimo. La piazza non è nervosa. Certo, le aspettative sono sempre grandi quando si parla di Roma perché è una grande squadra, ma a Trigoria c’è serenità». Parla Alemanno Non proprio. A dispetto delle rassicurazioni della Sensi, infatti, Adriano ha ormai già deciso di tornare in Brasile, Pizarro è amareggiato per essere messo da parte ed anche Vucinic mugugna. Mancano certezze su moduli e gerarchie, sussurrano da Trigoria.

Su tutto questo aleggia la questione societaria. Domani saranno depositate tutte le offerte vincolanti e, al solito, ieri il sindaco Alemanno si è concesso i 5 minuti di calcio. «Per l'acquisto del club ci sono 4 pretendenti, due internazionali e due nazionali, maper la chiusura della vicenda bisognerà attendere gennaio-febbraio. Longarini? No comment». E allora, in questo contesto, sono più spiegabile le difficoltà di Ranieri, che vede tra l’altro incombere esplicitamente su di lui l’ombra di sul suo futuro di allenatore in scadenza di contratto e sempre più attratto da un ritorno al calcio estero. Cassetti c’è E allora? Meglio guardare avanti, al Milan appunto. A differenza da quanto da noi segnalato ieri, Cassetti ci sarà perché non squalificato, mentre perso (lesione al polpaccio ), il tecnico ritrova Doni. «I grandi appuntamenti li abbiamo sempre giocati bene, Siamo capaci di fare l’impresa». Vero. E Ranieri, sir o sor che dir si voglia, ne avrebbe proprio bisogno.