La penna degli Altri 01/12/2010 09:44

Reja, più coraggio. Giallorossi spariti



Ecco, l’unica pecca è di non aver finalizzato la manovra. Allora, è giusto quel che afferma il mister, e cioè che alla squadra manca un bomber in grado di andare a segno una ventina di volte nell’arco di una stagione? Volete sapere la mia? No. Per una volta, non la penso come Reja. Il trainer ha tra le mani un gruppo fantastico, ben amalgamato, capace di mettere sotto qualsiasi avversaria anche di rango. La quadratura del cerchio lì davanti deve trovarla proprio lui, il titolare della panchina. Perché gli uomini per far male alle altre compagini ce l’ha. Elenchiamoli: Zarate, Floccari, Mauri, Rocchi, Foggia. Scusate se è poco!



Dunque, non c’è carenza in quel reparto. Si deve trovare un modulo di gioco che dia la possibilità ora all’uno, ora all’altro attaccante (a seconda delle scelte dell’allenatore) di far breccia nelle difese avversarie e arrivare al gol con maggiore facilità. Ora, venerdì sera all’Olimpico atterra l’Inter: è l’occasione buona per dimostrare tutto il valore che la Lazio ha nel dna contro una squadra in ripresa dopo un brutto avvio. Potrebbe essere una svolta importante: incamerare i tre punti e allontanare i campioni dai quartieri alti della classifica. Vi pare un nonnulla?



A Palermo, la Roma non è mai scesa in campo. I giocatori, il mister, forse persino i dirigenti sono rimasti in albergo. Altrimenti, non si capirebbe la figura barbina che ha fatto la squadra cara al presidente Sensi.

Alla vigilia del match, Ranieri aveva detto: «Palermo dovrà dimostrare dove vuole davvero arrivare la mia squadra, sarà un banco di prova importante».

Speriamo che l’affermazione sia stato solo il frutto di momentaneo smarrimento. In caso contrario, la dovrebbe dire addio ai sogni di gloria e accontentarsi di partecipare ad un campionato senza infamia e senza lode. Capite la tristezza!