La penna degli Altri 10/12/2010 10:29
Ranieri e la tribù dei musi lunghi
Il compito di Ranieri non è facile e i litigi in campo De Rossi-Borriello a Palermo, Totti-Burdisso a Cluj sono davvero il problema minore. Non dovrebbero esserci e sono la spia di un momento complicato, ma fanno parte del mondo del calcio. Sono peggiori, semmai, le situazioni che si cristallizzano, magari senza esplodere.
Il primo caso è quello di Mirko Vucinic, che ormai si sente ufficialmente al terzo posto nella corsa alle due maglie da titolare per lattacco. Lo dicono i numeri: Borriello ha giocato 1.466 tra campionato e Champions (1.058 più 408), Totti 1.366 (912 più 454) e Vucinic solo 814 (601 più 213). Nelle ultime sei convocazioni è andato 4 volte in panchina. Dovesse giocare con il Bari, lo prenderà come un premio o come lanticamera di unaltra panchina contro il Milan?
Vucinic ha contratto fino a giugno 2013, ma sente di aver fatto parecchi passi indietro nelle gerarchie di Ranieri, dopo essere stato il giocatore che, nel campionato scorso, aveva portato la Roma vicino allo scudetto. Ora si sente vaso di coccio tra i vasi di ferro. In chiave mercato può interessare allInter, ma nellultima estate si era fatto seriamente avanti per lui solo il Tottenham, destinazione non gradita al montenegrino.
David Pizarro anche ieri non si è allenato, debilitato dallinfluenza virale. Non cè «giallo»: il cileno sta male, non rema contro. Ma è il più deluso dalla gestione di Ranieri. Pizarro ha bruciato le tappe per mettersi a disposizione del tecnico per il derby del 7 novembre. Gli è stato chiesto di andare almeno in panchina, per essere pronto a un utilizzo parziale nel finale di gara, se fosse stato strettamente necessario. In fondo era successo anche a Milano, nella finale di ritorno della Coppa Italia 2007, quando, con un ginocchio malconcio, andò in panchina ma entrò per gli ultimi 27 quando la Roma, sotto per 2-0, fu presa dalla paura di non saper gestire il vantaggio (6-2) ottenuto allandata. La Roma vinse il trofeo, Pizarro peggiorò assai le sue condizioni fisiche. Dopo il derby, il cileno ha giocato 9 in Roma-Bayern e 61 in Palermo-Roma, passando per capro espiatorio.
Le voci sul ritorno di Adriano in Brasile sono continue. Flamengo, Corinthians, Palmeiras: cè limbarazzo della scelta. Tutte invenzioni? E se lImperatore se ne andrà davvero, lo rimpiangerà qualcuno?
La situazione più semplice sul campo è quella di Philippe Mexes: sta giocando alla grande. Ma il suo contratto è in scadenza a giugno 2011, il che significa che da febbraio potrà firmare per un altro club a parametro zero.
Okaka e Rosi sono due casi minori, ma tutti e due chiederanno di andare a giocare altrove, a gennaio. In una squadra dalletà media alta è un piccolo insuccesso.