La penna degli Altri 05/12/2010 09:46

Rabbia Rosella: "Quel campo è una vergogna"

L’attacco più duro è al sindaco di Verona: «Il signor Tosi invece di parlare di “Roma ladrona”, si preoccupasse di curare il terreno del Bentegodi. Grazie a lui l’Italia del calcio esporta una pessima pubblicità all’estero: guardate in Inghilterra, il Manchester United non è sceso in campo». La Sensi insiste: «Io ringrazio il Coni, per gli sforzi che fa. Insieme investiamo milioni per il terreno dell’Olimpico, per renderlo all’altezza di una società quotata in borsa e di una squadra che partecipa alla . Stavolta, giocando a Verona, abbiamo fatto ridere il mondo intero».

«So che anche il Chievo era contrario a giocare: io ce l’ho con il Comune di Verona e non con l’arbitro che avrebbe comunque dovuto mandare tutti a casa» chiarisce ulteriormente la Sensi. Perché Rizzoli solo teoricamente ha le sue colpe. Ma la verità è che il Comune di Verona, dopo aver preteso di far giocare il test match di rugby Italia-Argentina, doveva ripristinare al meglio il terreno di gioco, a cominciare dalle linee che, proprio prima della gara di ieri pomeriggio, sono state ridisegnate. Taddei, però, è stato tratto in inganno dalle vecchie.

La Sensi ce l’ha con la Federcalcio che dovrebbe chiarire agli arbitri il comportamento in casi del genere. «Perché esiste un commissione della Lega che si occupa di garantire che il manto erboso sia in ogni gara nelle condizioni migliori». Ma la Lega, come accadde l’anno scorso dopo Chievo-Inter, non può decidere. Spetta solo all’arbitro prendere un’iniziativa, come ha fatto ieri Rizzoli. Sbagliando.

Sette partite in 25 giorni al Bentegodi, soprattutto 4 in 7 giorni sono in assoluto un’esagerazione. Eccole: il 10 novembre Chievo-Bari, il 13 Italia-Argentina di rugby, il 21 Chievo-Inter, il 28 Verona-Pavia di Lega Pro, il 30 Chievo-Novara di Coppa Italia, infine il 1˚ dicembre Verona-Sorrento di Lega Pro. E per finire ieri Chievo-Roma.