La penna degli Altri 21/12/2010 09:03
"Penso allo scudetto"
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) -
E alla fine, Claudio Ranieri decise che la sua Roma può lottare per lo scudetto. Niente più giochini, basta inutili pretattiche. Gioca bene oppure male, è lì, a pochi passi dal Milan, prima (balbettante) della classe. Ranieri il lunedì post vittoria-impresa di San Siro è in Campidoglio, a ricevere il premio Atleta dellanno 2010. Sorride, è contento. E ci mancherebbe. «Magari tra qualche tempo ci saranno novità», dice rispondendo a una domanda sul rinnovo del contratto. «Ho parlato con la dottoressa Sensi, io qui sto bene. Il contratto non è un problema». Come a dire: non ho bisogno di sapere se rinnoverò o meno. Invece questo bisogno ce lha, è normale. Forse perché lombra di Ancelotti è meno pesante di quella di Lippi.
La vittoria contro il Milan rilancia la Roma, riporta quel dolce entusiasmo natalizio, che non guasta.
«Quei tre punti ci danno la forza e la speranza per continuare nella strada che abbiamo intrapreso. Ora passiamo un bel Natale e speriamo in 2011 ancora migliore del 2010». Il 2010 è già stato ottimo: la Roma è la squadra che ha fatto il maggior numero di punti nellanno solare. «Laugurio è proprio questo. Restare la squadra che fa più punti anche nel prossimo anno. Anzi, spero che la Roma sia quella che totalizzerà il miglior punteggio in campionato. Lo scorso anno per vincere il titolo sono serviti ottantadue punti, questanno penso ne servano anche meno. Sarà un campionato equilibrato, bello e avvincente».
Certo, la falsa partenza alimenta i rimpianti. «Non possiamo convivere e portarci dietro il fardello di una partenza non esaltante. Dobbiamo guardare avanti. Come lanno scorso abbiamo fatto una rimonta incredibile questanno dobbiamo ancora avere la stessa forza e fare qualcosa di più proprio per tentare la rimonta. Dobbiamo puntare allo scudetto. Se vogliamo continuare a primeggiare in Europa, dobbiamo costruire e realizzare dei validi progetti, e per questo ci vuole tempo. A volte in Italia conta solo il risultato nellimmediato, ma abbiamo visto quanti anni ci ha messo lInter ad essere vincente. La Roma ha lavorato e sta lavorando tanto sui giovani e poi ci vogliono tanti altri ingredienti. Anche le vittoria portano malumori. Musi lunghi figli del turnover. «Tutti devono saper convivere con questa caratteristica, è normale che siano dispiaciuti chi non gioca ma questo deve essere è unarma che deve avere in più la Roma. Lesclusione di Francesco Totti? Francesco non è difficile da gestire. E un ragazzo intelligente, non è contento di non giocare, ma questo vale per tutti. Perché se uno non gioca ed è contento allora non si va da nessuna parte. Abbiamo visto che quando ci sono grandi giocatori che vengono chiamati in causa durante la partita danno sempre il loro contributo. Lo abbiamo visto contro lInter con Vucinic, lo abbiamo visto contro il Bayern proprio con il capitano. Noi dobbiamo essere questo. Totti sa che noi lavoriamo per la Roma e anche lui vuole vincere come tutti no. E il nostro capitano e tutti gli vogliamo bene, è uno dei pilastri del nostro progetto per il suo valore e per lesperienza. Tutti hanno la possibilità di giocare e tutti devono sentirsi Roma perché Roma ha questo nuovo progetto. Abbiamo sempre detto che il nostro obiettivo è lo scudetto. Tutti si sono sempre lamentati che la rosa non fosse ampia per competere su tutti i fronti. Dobbiamo convivere con questa novità e dobbiamo essere forti». Adriano in partenza? «Lo escludo. Mentre per gli altri che giocano meno cercheremo di fare il possibile per dargli spazio». J.Baptista, Okaka, Rosi, etc etc.