La penna degli Altri 24/12/2010 13:41
Mercato "prigione", solo Baptista farà le valigie
BAPTISTA IN PARTENZA - Chi fa posto a Behrami? Se lo chiedono un po' tutti alla Roma, senza trovare una risposta. Perché per formalizzare l'ingaggio dell'esterno svizzero-kosovaro, che al West Ham guadagna 1,3 milioni all'anno, serve prima alleggerire - e non poco - le spese. La Roma vuole risolvere il discorso cessioni entro il 10 gennaio, per poter lavorare con calma alla fase "import". Dei sette uomini sul mercato, però, gli unici che consentirebbero alla Roma di tagliare "voci" pesanti a bilancio sono Baptista, Cicinho e Doni. Il primo, acquistato in fretta e furia due estati fa dopo il naufragio della trattativa-Mutu, è quello che guadagna di più: 2,5 milioni all'anno netti più premi. Su di lui si è mosso per primo il Malaga "arabo" di uno sceicco, che dopo aver strappato a suon di milioni il "sì" del tecnico Manuel Pellegrini e del manager della nazionale Antonio Fernandes, vuole un attaccante da Champions. Un'operazione da fare in prestito con diritto di riscatto obbligatorio (in questo caso, esiste anche una pista inglese), ma non è escluso l'acquisto a titolo definitivo per circa 3 milioni. Idea che farebbe piacere non poco alla Roma.
DIFFICOLTÀ - I sorrisi, però, finiscono qui. Perché Doni, anche lui in contatto con il Malaga, non ha ancora trovato l'accordo con gli spagnoli, mentre la strada inglese (Aston Villa) si è raffreddata con la neve di questi giorni. Al portiere non dispiacerebbe in ogni caso restare a Roma, per motivi familiari ma non solo: ha capito di aver guadagnato posizioni nelle gerarchie dello staff di Ranieri - è sempre stato considerato il migliore dei tre portieri - soprattutto dopo la prova di Milano e le parole di De Rossi ("è il migliore con cui ho giocato dopo Buffon"). Dovesse restare, potrebbe partire Julio Sergio, che guadagna quasi 3 milioni lordi in meno all'anno: piace al Genoa, ma solo in prestito. A pochi, invece, piace Cicinho. Per lui ha una stima sconfinata Edoardo De Laurentiis, figlio del presidente del Napoli, Aurelio, ma una trattativa reale non è mai nata. E l'ingaggio del terzino, 2 milioni all'anno netti, non incentiva al dialogo. In più, tra Rosi e Cicinho Ranieri preferisce il brasiliano (che però con Behrami sarebbe di troppo): il problema, semmai, è che cedere Rosi farebbe risparmiare da qui a giugno appena 450 mila euro: quattro volte in meno di Cicinho. Meno complicate le cessioni di Loria (in serie B) e Antunes (Portogallo). Per Okaka, che vorrebbe restare, spinge il Bari: si farà. C'è poi il discorso Mexes: contratto in scadenza a giugno, la Roma spera nel rinnovo, lui nicchia e prende tempo. Ma dalle parti arriva una rassicurazione: a gennaio non partirà.
Postilla su Adriano: entro la fine di gennaio Unicredit, dopo aver valutato le offerte vincolanti che arriveranno (gli acquirenti possibili sembrano intenzionati a proseguire nella trattativa), potrebbe - condizionale d'obbligo - avere un'idea chiara di comprerà la Roma. E se al proprietario in pectore Adriano non dovesse piacere, basterà ricordagli che in Brasile il mercato chiuderà soltanto a marzo.