La penna degli Altri 27/12/2010 09:53

Menez: «A Roma sto bene e il mio amico Mexes resta»



Come tutti gli «europei» Menez sarà oggi a Roma per la ripresa degli allenamenti (i sudamericani si aggregheranno il 29), ma in vacanza a Parigi, dove si è travestito da Babbo Natale per recapitare doni ai bambini della banlieue di Vitry sur Seine, è stato intervistato da «Le Parisien»: «In questa prima parte sto giocando tutte le partite e ho fornito anche molti passaggi decisivi. Ora devo puntare a segnare di più. Al mio arrivo a Roma avevo bisogno di sentire la fiducia, oggi è così e per questo riesco ad esprimermi al meglio. Il campionato italiano è una grande palestra per un giocatore giovane. È molto tattico, chi riesce a imporsi in Italia può riuscirci in tutto il mondo».



Conquistata Roma, Menez spera di fare lo stesso con la maglia della nazionale francese. Dopo la sconfitta casalinga contro la Bielorussia (3 settembre 2010), nelle qualificazioni europee, il romanista non è stato più convocato da Laurent Blanc: «Ho pagato quella partita, che ho giocato male. Il c.t. ha diritto di fare le sue scelte, io spero di dimostrargli che posso fare meglio. Parla quello che riesci a fare in campo e io spero di essere convocato per l’amichevole contro il Brasile (prevista per il 9 febbraio 2011, a Parigi, allo Stade de France; ndr).



Il numero 94 giallorosso ha anche spiegato che un suo approdo al Paris Saint-Germain, ipotizzato dal quotidiano francese, è lontano dai suoi pensieri: «Mi pare un’ipotesi difficile da realizzarsi. Voglio arrivare il più in alto possibile e, per il momento, sto bene a Roma. A giugno mi resterà ancora un anno di contratto, vedremo il da farsi. Il Paris Saint-Germain è la mia squadra del cuore, ma giocarci davvero è un altro discorso. Comunque, da tifoso, spero che vinca il campionato. Come la Roma in Italia».



Conclusione sul futuro del suo connazionale, Philippe Mexes, compagno di squadra nella Roma oltre che grandissimo amico: «Siamo vicini di casa e abbiamo un bellissimo rapporto: se a Roma mi sono inserito bene è soprattutto merito suo. Da sette anni si è imposto in un calcio così difficile come quello italiano ed è uno dei migliori difensori al mondo. Se lasciasse la Roma nel mercato invernale, sarebbe una perdita enorme per noi, ma mi sorprenderebbe». La trattativa per il rinnovo del contratto del difensore, che scadrà a giugno 2011, non è semplice. L’incertezza sul futuro societario della Roma non gioca a favore, anche se Mexes aspetterà fino all’ultimo. Sarà ancora più importante, perciò, risparmiare su un monte ingaggi faraonico cercando di vendere Julio Baptista (al Malaga) e possibilmente Cicinho e uno tra Doni o Julio Sergio.