La penna degli Altri 13/12/2010 10:44

Juan: «Questo gol è per mia moglie»

 

Ieri l’incantesimo si è rotto in una partita particolare, in una giornata particolare, dopo una settimana particolare. Iniziata venerdì scorso quando, già in aeroporto, aveva dovuto lasciare la squadra in partenza per Verona per un problema familiare. Ecco perché dopo la rete che ha deciso la partita di ieri, mentre Mexes lo abbracciava sorridente, lui è rimasto serio e ha baciato la fede. «Lo dedico a mia moglie. Un gol per la famiglia. E’ stato un periodo difficile per noi», ha detto a fine partita. E magari la gioia di ieri lo aiuterà ad affrontare al meglio il resto di una stagione che la Roma si è complicata da sola. «Sì, adesso dobbiamo cercare di vincere più partite possibili. Il campionato è ancora lungo, dobbiamo giocare bene per rialzarci». Bene. Come ha fatto lui contro il Bari. Una partita impeccabile al di là del gol. Con una grande chiusura su Pulzetti, con un’entrata decisa (anche troppo) per fermare Rivas. Un intervento che gli è costato un . Ben accetto se questo significa metterci la grinta giusta per vincere, per non farsi rimontare. «Abbiamo avuto anche altre occasioni - ha continuato Juan nel post-partita -. Potevamo fare più gol, ho segnato io che non segno sempre. Con infortuni e squalifiche non abbiamo mai avuto la rosa al completo. Ora ci stiamo riprendendo». Anche se per 45 minuti la Roma non ha entusiasmato. E’ andata meglio nella ripresa, magari per merito di qualche suggerimento da parte di Ranieri. «L’allenatore nell’intervallo ci ha detto di sfruttare il contropiede, cosa che non avevamo fatto nel primo tempo, sfruttando la velocità di Jeremy». Per Juan, la Roma è in ripresa. I tifosi romanisti lo sperano, anche perché tra pochi giorni arriva la sfida del Meazza che può riaprire il discorso scudetto: «Sarà una gara difficile - conclude il difensore brasiliano -. Una partita importante ma non fondamentale. Se siamo noi l’anti Milan? Vediamo, noi dobbiamo solo pensare a vincere e a fare bene. Il campionato non finisce sabato».