La penna degli Altri 15/12/2010 09:52
Il volo di Doni «Fermo il Milan di Ibra e mi riprendo la Roma»

Umiliazione & Risalita In mezzo, il brasiliano ha conosciuto un difficile intervento sulla cartilagine del ginocchio, la contestazione di parte della tifoseria manovrata dallesterno, lesplicita volontà del club di cederlo, limpossibilità di riuscirci per via del suo (alto) ingaggio e lumiliazione dellessere diventato il terzo portiere di una Roma con cui aveva vinto due Coppe Italia e una Supercoppa Italiana, sfiorando più volte lo scudetto. Due particolari hanno fatto la differenza. 1) Doni, che ha partecipato al Mondiale, è stato scavalcato da un collega come Julio Sergio con cui (esplicitamente) fa fatica persino a salutarsi. 2) Dopo lintervento lex titolare ha evidenziato a lungo una difficoltà nel tuffarsi in basso a destra, proprio mentre il collega ha sorpreso in positivo tutti quanti.
Verso San Siro Insomma, per Doni il 2010 è stato un anno difficile, anche perché nello staff tecnico il giudizio era a senso unico: se sta bene, il più forte portiere della Roma è senzaltro lui. Ma come accantonare un buon portiere come Julio Sergio, come sfidare i fischi dellOlimpico? Insomma, ci è voluta unenorme casualità per rilanciare il brasiliano in vista del match col Milan in programma a San Siro, cioè proprio lo stadio in cui ha alzato due dei tre trofei vinti in giallorosso (Coppa Italia e Supercoppa). Julio Sergio la scorsa settimana ha accusato una piccola lesione alladduttore, mentre Lobont ieri ha avuto la conferma della prima diagnosi: lesione parziale della giunzione miotendinea nei pressi del polpaccio destro. Problemi? Per i compagni nessuno, visto che in allenamento tutti sussurrano che pari alla grande.
Julio Sergio ci prova Ma la concorrenza non molla, visto che Julio Sergio si è allenato bene e quantomeno vorrebbe andare in panchina. Al fixing di ieri, comunque, Doni è saldamente in testa. Non a caso lidea di fondo del portiere resta quella degli ultimi giorni. «Il mio obiettivo è tornare ad essere il portiere titolare della Roma». Milano, forse, potrebbe essere il primo gradino della sua risalita.