La penna degli Altri 08/12/2010 11:38

Il primo trionfo nel derby e quello sul Colonia

Nel 1932 e nel 1936 è la volta di due amichevoli vinte con l’Atalanta e il Dopolavoro Italia di Ginevra, nel 1935 e nel 1937 due gare ufficiali contro la e il Pontedera valevoli rispettivamente per il campionato e per la Coppa Italia. Contro i bianconeri arriverà un pareggio, mentre con il Pontedera una sofferta vittoria nei tempi supplementari.Nel 1940 si apre il ciclo horribilis di questa ricorrenza. La Roma sale a Torino contro la , ha almeno tre occasioni limpide per passare (la terza fatta sfumare a battuto da Depetrini che blocca la palla sulla linea di porta schiacciandola sotto la coscia) ma a segnare sono i piemontesi che s’impongono per 3-1. Da quel momento per 15 anni, l’8 dicembre rimane “verboden” e si raccolgono solo due pareggi, nel 1946 e nel 1949 contro il Modena e il Como (con i canarini debutta tra l’altro di Gregorio Esperon, irrimediabilmente bollato nella capitale come un bidone ma in realtà talento sopraffino che nel 1941 aveva vinto la Coppa America con la Nazionale Argentina) e due sconfitte (con il Padova nel 1948 e con la di nel 1955). Dopo essersi inchinata al suo antico condottiero di Testaccio, la Roma per quasi mezzo secolo non conoscerà più disfatte in questa giornata. I primi scalpi della Lupa sono quelli del Modena (battuta 2-0 nel 1963) e del Lanerossi Vicenza.

I bianco-rossi sono piegati in trasferta su un campo ridotto ad un pantano, grazie ad una prova maiuscola di Taccola che segna una delle due reti dei nostri e fa letteralmente impazzire la retroguardia avversaria. Nel 1974 si viola il Sant’Elia e quello che resta (poco) del grande Cagliari. Si vince due a uno ma i tifosi non credono ai loro occhi nell’osservare come la sorte nega il terzo gol agli ospiti. Tiro di Prati, respinta del Vecchi che centra Morini. La palla torna indietro e si stampa sul palo. Con il ciclo Viola arriva il 4-1 rifilato in Coppa Italia all’Inter nel 1981 e l’anno seguente la storica vittoria con il Colonia con una delle gare più intense della nostra storia. Meno alta la posta, ma lo spettacolo non manca nemmeno nel 1985. I trentamila presenti all’Olimpico stupiscono per l’intensità del proprio tifo e anche il presidente Anconetani, amareggiato per la sconfitta arrivata su calcio di rigore, non può che dirsi “impressionato” da un pubblico del genere. Dopo il doppio pareggio del 1991 e del 1996 (contro Atalanta e Lazio...) ne arriva un terzo con lo Zurigo in Coppa UEFA (gol di Delvecchio e Totti). Siamo nel dicembre del 1998 (mese in cui regalerà a Giannini una lupa d’argento con la dedica: “al mio capitano”), sei anni più tardi, a 49 stagioni dall’ultimo capitombolo, arriverà la batosta del Santiago Bernabeu, il 3-0 contro il Real del 2004.