La penna degli Altri 31/12/2010 10:56
Il pagellone della Roma
Il MIGLIORE - BORRIELLO - Bello, ma anche bravo. E soprattutto decisivo. Se la Roma ha superato la fase a gironi della Champions e può ancora coltivare la speranzella dello scudetto, è merito soprattutto di Marco Borriello. Undici gol in quattro mesi: capocannoniere giallorosso in campionato ed Europa. Raramente si era visto un adattamento così naturale ad una nuova realtà. Borriello ha sorpreso tutti anche come professionista: il primo ad arrivare a Trigoria, lultimo ad andare via. Galliani e UniCredit hanno fatto davvero un bel regalo alla Roma.
LA RIVELAZIONE - MENEZ - Con quellaria un po così, con quella classe un po così. Ci sono voluti due anni, ma allultima chiamata Jeremy Menez si è svegliato. Ha scosso la sua indolenza, ha tolto la polvere dal suo talento di parigino nato in periferia, ha capito che la classe non basta se non viene sorretta dalla corsa e Menez è diventato Menez, quello che per Ranieri, in una definizione azzeccata, è «un diamante grezzo» . È stato decisivo contro Inter, Milan e Udinese. È ormai titolare a tutti gli effetti. Gli manca solo una cosa: il gol. Poi, sarà un fuoriclasse completo.
LA CONFERMA - JUAN - Come quegli amici sicuri di cui puoi fidarti nei momenti difficili: Juan è questo e molto di più. Il suo unico limite è la fragilità muscolare migliorata però negli ultimi tempi: quando cè la salute, il brasiliano è di gran lunga il miglior difensore della Roma. Altro punto a favore: è un professionista serio, degno erede di Aldair. Non sappiamo quanto resterà a Roma, ma è una garanzia anche per il futuro. Un fior di giocatore che non alza mai la voce e non tradisce mai la causa. Sono questi i calciatori che fanno la differenza.
LA DELUSIONE - TOTTI - Appena 7 gol nellanno solare 2010, 34 anni compiuti il 27 settembre: il riflusso di Francesco Totti è nei numeri. Sta vivendo il momento più difficile della carriera, quello in cui cominci ad intravedere il sole che si abbassa e il tramonto che si avvicina. Dopo 18 anni da professionista, ci sta. Ma va detta una cosa: in una Roma piena di malesseri, Totti si sta comportando in modo esemplare. Quanti, al suo posto, non avrebbero alzato la voce per fare posto a Milano ad un Adriano sovrappeso e che aveva saltato diversi allenamenti?