La penna degli Altri 02/12/2010 09:33
Il ballo delle coppie Nel gioco di Ranieri mai separare Vucinic e Menez
Belli, bravi, estroversi (Borriello pure troppo). Forti, importanti, decisivi. Ugualmente. E perciò, siete proprio sicuri sia una coppia affiatata? Due capocomici, e nessuno dei due vuole retrocedere a spalla. Chi segna? Chi tira le punizioni? Chi fa la voce grossa? Ultimamente, ha fatto tutto Borriello. Troppo, gli hanno fatto notare. Chi con garbo, chi con vigore. De Rossi glielo ha detto chiaro: Marco, datti una calmata.
Chi porta i pantaloni? Ma non è stato lunico, pure Pizarro pare gliele ha cantate. Questione di lea-dership, corrente, repar-to. Tra centrocampisti ci si dà una mano, no? E poi De Rossi e Pizarro fanno coppia da anni, anche se ultimamente pure loro... Più che in crisi, sono in competizione: chi gioca davanti alla difesa? Chi ha le chiavi di casa? Chi porta i pantaloni? Li portava Pizarro, ma ora De Rossi avrebbe il gradimento della squadra. Bella (o brutta) storia. Meno complicato scegliere uno tra Brighi e Simplicio, hanno compiti e utilità diversi, e poi chi fiata dei due?
Resiste Infine, la coppia che doveva scoppiare per prima, ancora resiste: tutte le attenzioni erano per Burdisso, ma Mexes si è conquistato il suo spazio. E se gli fanno pure il contratto, sarà di nuovo grande amore. In potenza Il grande conduttore del gioco delle coppie vive quotidianamente sul filo: il programmaè interessante mala gestione è impegnativa. Coppie da confermare, da promuovere, da bocciare. Da ricreare. Coppia bellissima, main potenza, quella tra Vucinic e Menez. Mirko e Jeremy, uno avanza e laltro segue, un passo indietro; uno spacca le partite e laltro taglia in due il campo; uno allunga e laltro accelera; uno aggredisce e laltro accarezza. Si scambiano i ruoli, capocomico e spalla, senza invidie. Insieme, fanno meraviglie. Ma non possono stare sempre insieme. Sarebbe un peccato, soprattutto a Verona, dove hanno già regalato gol e delizie: Vucinic a maggio addirittura un sogno, Menez qualche anno fa il primo grande segno del suo talento. Abbassa le penne Non potrebbero, forse nemmeno dovrebbero