La penna degli Altri 16/12/2010 10:42
E Ranieri diventa Babbo Natale
Per sperare di farlo, e Ranieri ne è consapevole, occorre fare risultato sabato a Milano. Il pareggio come minimo, la vittoria come rampa di lancio per un 2011 da vivere con il cuore in gola. Insieme alla Roma fino a maggio, poi quel che sarà sarà. È con questo spirito che lallenatore si appresta a vivere il nuovo anno, consapevole di avere a disposizione una grandissima squadra. Domenica, come il resto del gruppo, andrà in vacanza per una settimana: a Natale resterà a Roma, al massimo farà una toccata e fuga a Londra di un paio di giorni, giusto il tempo di staccare la spina prima di rituffarsi nel campionato. In questi giorni che precedono la sfida di San Siro Ranieri è sereno. Concentrato, determinato, ma tranquillo. Sta cercando di trasmettere lo stesso stato danimo anche ai suoi giocatori, in particolare a quelli che sono scontenti. Uno di questi è inutile negarlo, è David Pizarro.
Il campione cileno vive male la panchina, soprattutto perché negli anni passati era spesso abituato a prendersi la Roma sulle spalle. Come Totti e De Rossi, gente che a Roma è nata e cresciuta, al contrario di lui, che ci vive da 5 anni ma che ormai si può considerare romano dazione. Non è una frase fatta: bastava vederlo, tanto per fare un esempio, sul terreno del Tardini lo scorso 10 maggio, quando 10mila persone cantavano per incitare contro la Roma che aveva perso, appena una settimana prima, contro la Sampdoria. Lemozione dei suoi occhi, in quel momento, valeva più di mille parole.
Ranieri sa di questo, così come sa anche quanto il Pek possa dare alla squadra. Dopo il Bari, a Trigoria, ci ha parlato: gli ha spiegato che, tra infortunio e influenza, non lo vede al 100% e per questo preferisce
non rischiarlo. Per tutelare lui, e non esporlo magari al rischio di brutte figure come successo a Palermo, e, ovviamente la Roma. Pizarro ha capito, ha accettato le spiegazioni del tecnico, ma preme per tornare presto in campo. Daltronde, sarebbe strano il contrario. Diverso è invece il discorso di Mirko Vucinic: il montenegrino, se non avesse avuto il problema alladduttore, sarebbe partito dal primo minuto contro il Bari. In questi giorni non si sta allenando, ma si cercherà di recuperarlo almeno per la panchina. Unarma in più - è la convinzione di Ranieri - non può fare che comodo. Soprattutto perché a San Siro non contano malumori, turnover, problemi di formazione:conta solo vincere. Il resto sono dettagli.