La penna degli Altri 18/12/2010 09:39

E in Ucraina già si sentono tranquilli «Ora siamo più esperti, ce la faremo»

rispetta gli avversari. Dal canto loro, gli ucraini si dicono abbastanza sicuri: «Siamo felicissimi di aver pescato la Roma, soprattutto perché non abbiamo trovato Inter o il Milan», dice Sergiy Palkin, del club. «La Roma è un avversario di livello, ma con loro possiamo giocarci la qualificazione», aggiunge il dirigente al sito ufficiale della società. Le due squadre si sono già affrontante nella 2007: ciascun team si aggiudicò la gara casalinga nella fase a gironi. «All’epoca -dice Palkin- ci mancava esperienza. Ora ce l’abbiamo e questo ci consente di andare avanti». Palkin, che ha assistito al sorteggio a Nyon, ammette che anche la Roma ha motivi per essere soddisfatta. «Sono qui e l’espressione del mio amico della Roma (Tonino Tempestilli, ndr) mi fa pensare che anche lui sia contento. Del resto, non avevano molta scelta: potevano pescare il Real Madrid o il , una squadra inglese o noi».

 

Meno sicuro è invece il del club, l’italiano Massimo Ugolini: «È la prima volta che raggiungiamo gli ottavi, quindi la Roma è favorita». Lo Shakthar però venderà carissima la pelle e Ugolini spiega anche come: «La cosa che metterà in difficoltà la Roma sarà sicuramente la rapidità dei nostri attaccanti. Solitamente, il nostro gioco è quello di far attaccare per poi ripartire in contropiede. Abbiamo vinto già una Coppa Uefa in questo modo. C’è da dire però che siamo camaleontici, in campionato infatti giochiamo tutto in un altro

modo: siamo noi a far gioco. La regola è che più il livello dell’avversario è alto e più siamo soliti ripartire».

 

Alleato degli ucraini potrebbe essere il freddo, come non ha mancato di sottolineare : «È l’inverno più caldo della storia dell’Ucraina. Praticamente ancora deve iniziare. A Dicembre di solito già stiamo sui –15, ancora stiamo sui –4. Certo quello che succederà da qui a febbraio ancora non lo possiamo sapere. Lo stadio comunque è coperto, non ci dovrebbero essere problemi».