La penna degli Altri 15/12/2010 09:36

Doni, il ritorno ora tocca a lui

ECCO DONI -Ranieri ha già deciso. Sabato contro il Mi­lan gioca Alexander Doni. Il che è stato tito­lare per quattro anni con Spalletti e che dalla passa­ta stagione si ritrova ai margini della prima squa­dra. Qualche incompren­sione con Ranieri appena arrivato, la voglia di anda­re via fino alla scorsa estate. Ha sfiorato il Fulham e il West Ham, ma è rimasto al­la Roma e si è rimesso al lavoro. Aspet­tando un’occasione. Questa occasione. Ranieri gliela aveva promessa, più di due mesi fa, prima della sconfitta di . « Vedo che ti stai impegnando, spero di darti una chance, te la meriti».

Quattro anni da titolare, quattro anni importanti. Poi un buco nella cartilagi­ne, l’intervento chirurgico, il lento recu­pero. La scoperta di Julio Sergio ha fatto il resto. Lo scorso anno solo sette presen­ze da titolare in campionato. Nelle gerar­chie di Ranieri è stato scavalcato anche da , ora è il terzo . In que­sta stagione solo i quarantacinque minu­ticontro il Bari. Solo ieri ha saputo che l’infortunio del collega romeno è grave. Ieri ha lavorato sodo, si sta preparando bene per la partita contro il Milan. La sua stagione potrebbe cominciare sabato.

Se in estate aveva preparato le valigie, ora vuole restare alla Roma. Per ricon­quistarsi il posto che era stato suo. Con la Roma aveva conquistato anche la Nazio­nale, aveva vinto una Coppa America con il Brasile, poi per anni ha fatto il vice di Julio Cesar. Doni in questo periodo diffi­cile si è sempre sentito titolare, non ha mai mollato. Adesso non vuole partire, i suoi figli vanno all’asilo, spostarli a sta­gione inoltrata può essere un trauma. Domenica il figlio Nicolas che ha sei an­ni è stato felice nel riveder­lo parare. E quando è tor­nato a casa ha dovuto par­tare anche i suoi tiri. An­che i compagni sono felici di rivederlo in campo, bra­siliani compresi, che non si sono mai schierati nella ri­valità con Julio Sergio. Il figlio di Juan è stato a casa di Doni, nei giorni difficili della suia famiglia, come se fosse un parente o anche di più.

Doni per venire alla Ro­ma si pagò il cartellino. Fu la moglie ad andare in ban­ca per fare l’operazione, mentre lui stava provando a Trigoria. Si liberò dalla Juventude per il costo di una utilitaria, Spalletti lo fece debuttare in un derby. Finì in parità. «Se avessi sbagliato mi avrebbero massacra­to... », disse il tecnico toscano. Doni non ha fallito, da allora non è praticamente più uscito. La sua parabola da titolare co­minciò con un derby e si concluse prati­camente con un altro derby. Nel campio­nato 2008-2009 la Roma perse con la La­zio per 4- 2. Fu l’ultima partita di Doni prima di finire sotto i ferri. Aveva gioca­to per quasi tutta la stagione con il ginoc­chio infortunato. Da allora sono comin­ciati i suoi problemi. Ma da sabato si vol­ta pagina e la storia di Doni si arricchisce di una nuova puntata.