La penna degli Altri 14/12/2010 09:43
Doni, il «reaparecido»: contro il Milan tocca a lui
Ma poiché il calcio, come la vita, a volte dà una seconda possibilità, ecco che Alexandre Donieber Marangon, in arte Doni, sarà il portiere titolare della Roma nellultima partita del 2010. Una gara decisiva per il futuro dei giallorossi in campionato: quella di San Siro contro la capolista Milan.
Julio Sergio e Lobont, infatti, sono fermi per infortuni muscolari. Il brasiliano ha alzato bandiera bianca a Cluj, Lobont si è infortunato al ginocchio contro il Bari, ma il vero problema sarebbe una noia al polpaccio.
Doni, 31 anni, 134 partite in serie A con la Roma, terzo portiere del Brasile nellultimo Mondiale anche se in giallorosso non andava nemmeno in panchina, è uomo abituato ai colpi di scena. Il debutto in serie A avvenne il 23 ottobre 2005, addirittura nel derby. Domenica sembrava rinato: «Nella mia testa mi sono sempre sentito titolare e sono contento di aver trasformato i fischi in appalusi. Per me è iniziata una nuova carriera».
Non bastassero i problemi in campo, la Roma ha aperto un altro fronte: quello con Sky. La polemica tra Claudio Ranieri e Massimo Mauro, esplosa nel dopo partita sul caso-Pizarro, con lallenatore che ha detto tra laltro «a Roma rischiate che non vi guardi più nessuno», si è arricchita di altre puntate. Rosella Sensi è intervenuta in difesa del suo allenatore: «La società giallorossa ritiene inaccettabile latteggiamento di Massimo Mauro. Le uniche cose che fanno male al calcio alla Roma e alla città di Roma sono i commenti di chi ogni tanto dovrebbe imparare a tacere ed a riflettere».
Secca la risposta di Mauro a Radio Radio: «Capisco lallenatore della Roma, ma non la signora Sensi. Ranieri è un uomo in difficoltà, da quando venne da noi a dire che cera un complotto contro di lui ordito da Lippi. Posso solo dire che, forse, lanno scorso, i 45 finali con la Samp un altro allenatore non li avrebbe persi. Manco di rispetto nel dire che se un allenatore non ha vinto non può gestire certi momenti di difficoltà? Le minacce che ho avuto da alcuni tifosi le ho riferite alla Questura. Lallenatore della Roma e la dottoressa Sensi devono pensare a questo: hanno di fronte una persona che vuole parlare di calcio».