Il giorno dopo l’1-1 della sua squadra a Livorno, il tecnico è di nuovo in campo, ma da spettatore: al "De Cecco" il figlio Federico, esterno d’attacco classe ’94, affronta gli Allievi di Stramaccioni e segna pure il gol del definitivo 1-1, festeggiato con un’esultanza alla Tardelli. «E pensare che lui è romanista - sussurra il papà -. È cresciuto a pane, mortadella e Roma».

Grandi occhiali da sole, Di Francesco quasi si mimetizza nel il folto gruppo di genitori che riempie le tribune. Qui lo conoscono tutti, al punto che non si contano le strette di mano che distribuisce in giro.

La Roma dei grandi, però, continua a seguirla a distanza, «anche se non ho potuto vedere la partita contro il Chievo perché ero in viaggio con la squadra. So che hanno pareggiato, però».

Un pari che ha il sapore di un’occasione sprecata, dopo che la doppietta di Simplicio sembrava aver messo al sicuro il risultato e che l’ambiente romanista ha accolto quasi come una sconfitta. «La Roma quest’anno ha collezionato prestazioni altalenanti - analizza Di Francesco -. Io l’ho potuta seguire solo a sprazzi perché capita spesso che giochiamo in contemporanea, però la sensazione è che abbia avuto una serie di alti e bassi dovuti a un insieme di circostanze: infortuni, episodi, a volte anche un pizzico di sfortuna. Credo che dietro i risultati altalenanti ci siano ragioni di carattere sia tecnico sia mentale, che in un calciatore fanno tutt’uno. Quando si va in campo è difficile scindere i diversi aspetti e forse può aver influito anche l’incertezza della situazione societaria ».

Quanto ai presunti problemi fra giocatori e allenatore, Di Francesco non ha dubbi: «Quando le cose non vanno bene, si fa presto a mettere in giro certe voci, specialmente a Roma. Me lo ricordo bene, io...». Il passo falso in casa del Chievo dovrà però essere metabolizzato in fretta, perché mercoledì a Cluj si gioca la partita decisiva per il cammino in Champions: «Fin qui la Roma ha fatto molto bene, sembrava aver compromesso tutto dopo la sconfitta con il Basilea e invece poi ha sfoderato la grande prova contro il Bayern. Credo che con il Cluj non avrà problemi a fare risultato: la Roma è più forte e vincerà».