La penna degli Altri 09/12/2010 09:24

De Rossi: Torniamo tra le top 16

AMBIENTE - sa be­ne che non si può prescin­dere da quello che è acca­duto al fischio finale:« A Roma si vive di calcio ventiquattro ore su venti­quattro e qualcuno non vede l’ora di parlare di questo litigio ma sono co­se che accadono in tutte le squadre » .Aggiunge:« e Burdisso sono due pilastri di questa squadra, due ragazzi intelligenti». E in un momento caratterizzato dalla tensione, ci tiene a chiudere anche un altro dibattito, quel­lo relativo all’incompatibilità tra lui e Pizarro:«Queste cose mi fanno sorride­re. Poi, però, cominciano a pesarmi. Ci sono molte cose che non mi piacciono del calcio italiano. Ma ci sono tante co­se che mi inducono a tenermi stretta Roma. Il resto è soltanto aria fritta». Al lancio delle maglie la festa è finita. Ep­pure sottolinea l’impresa del­la squadra:«Abbiamo superato il girone nonostante le cose dopo la sconfitta con il Basilea in casa si fossero messe ma­le. Abbiamo fatto una grande rincorsa».

TECNICI - Il mal di gola ferma quasi prov­videnzialmente Ranieri. E così l’esor­dio di Christian Damiano davanti ai mi­crofoni dell’Uefa finisce per avvenire nella serata più difficile. Il vice di Ra­nieri prova a disinnescare la mina, se­guendo più o meno il copione di De Ros­si: «Sinceramente sarebbe meglio resta­re tranquilli a conclusione di una gara. Ma tutti sappiamo che i nostri ragazzi sono dei campioni, giocatori di grande personalità, che vogliono la vittoria, tutti hanno questa voglia e questa grin­ta ».

PRIMO OBIETTIVO - La Roma ha replicato ieri sera il co­pione di Verona: in van­taggio si è fatta rimonta­re. Non solo: in vantaggio avrebbe potuto raddop­piare ma l’imprecisione e gli egoismi hanno lasciato il risultato in bilico con­sentendo al Cluj di rimet­terlo in equilibrio negli ul­timi minuti della gara e regalando ai tifosi giallo­rossi ancora una amarez­za. Damiano a nome di Ranieri preferisce, però, vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che la par­te vuota per metà. Affer­ma: «Siamo soddisfatti perché abbiamo ottenuto la qualificazione e questo è quello che conta, per questo traguardo abbiamo lavorato. Abbiamo ottenuto il primo obiettivo».Ma sa bene che quel­la della qualificazione è una consolazio­ne, sicuramente non magra, anzi bella sostanziosa, ma pur sempre una conso­lazione visto che da questa gara ci si aspettava anche una risposta ai dubbi sorti a Verona: «La partita è stata con­dizionata dagli episodi. All’inizio abbia­mo fatto bene, abbiamo segnato. Poi, nella ripresa, abbiamo avuto parecchie occasioni per raddoppiare, non le ab­biamo sfruttate e la partita è rimasta, purtroppo aperta».