Coatto E’ romano de’ Roma, di Tiburtino Terzo, Marco D’Alessandro. «Il mio quartiere è un covo di tifosi romanisti, perciò... – sorride il 19enne esterno ceduto in prestito al Bari, mentre il compagno gli dà del “coatto” -. Già, mi tiferanno contro anche gli amici di sempre, ma è bellissima solo l’idea di tornare all’Olimpico. Il mio cuore batterà forte. Totti? Andrò a salutarlo, spero si ricordi di me». Curioso il suo destino. Ha cominciato nei giovanissimi della Lazio, prima di passare nel settore giovanile della Roma. «E’ stata la mia fortuna. Ho trovato tanti campioni che non mi hanno mai trattato da ragazzino. Non lo nego, sogno di tornare».

Sgambetto Finora Ventura gli ha regalato qualche spezzone ed una sola partita da titolare, ma D’Alessandro (partirà anche domani dalla panchina) non fa una piega: «In Italia sono uno dei pochi ’91 ad avere la possibilità di giocare nel massimo campionato. Certo, se segnassi il mio primo gol in A proprio alla Roma, non potrei non esultare». Gli fa eco Galasso, destinato a coprire il settore destro della retroguardia: «Cercheremo di complicare la vita alla Roma».