La penna degli Altri 22/12/2010 09:54

«Cordata Sensi? Tutto possibile»

candidatura di Giampaolo Angelucci, che non fa fare i salti di gioia alla tifoseria romanista e nemmeno a Piazza Cordusio, restano in piedi quelle di un gruppo di americani e quella di Aabar, il fondo degli Emirati Arabi primo azionista di Unicredit con il 4,991% del capitale sociale.

 

L’idea che più investitori possano unire le proprie forze per prendere il club si è cominciata a fare strada perché la banca non vuole dare l’As Roma in mani sbagliate. Ecco allora che, qualora il processo di vendita non dovesse concludersi positivamente, potrebbe spuntare questa ipotesi. Quella di una cordata che vedrebbe la Sensi restare al timone del club. Naturalmente, sostenuta da capitali freschi. Ieri, Walter Campanile ci ha tenuto a sottolineare come però MyRoma sia del tutto estranea a questo disegno. Campanile ha ricordato come i soci dell’azionariato popolare romanista non potrebbero mai entrare da soli nel capitale sociale dell’As Roma, perché l’As Roma è una società di capitali. Lo può fare invece proprio MyRoma, come trust. Anzi, sta già accadendo. Spiega Campanile: «Per dare vita ad un movimento di "vero" azionariato popolare, bisogna creare un soggetto giuridico "democratico e senza scopo di lucro" parallelo al club. Detto

questo - sottolinea - si comprende perché squadre come l’Atletico Madrid, l’, il Benfica, lo Sporting Lisbona, il Bayern Monaco e l’Amburgo (per citarne alcuni), e in generale quasi tutte le squadre tedesche, abbiano una struttura parallela al club che poi, a seconda dei casi, partecipa al capitale sociale del proprio club fino ad arrivare a detenerne il 100% come ultimo step di un lungo percorso.


 

Detto questo - sottolinea Campanile - si evince che MyRoma, soggetto democratico e senza scopo di lucro, come impone la filosofia dell’azionariato popolare, può partecipare alla vita di una società con scopo di lucro come l’AS Roma. Nulla lo vieta, anzi». Dice Campanile: «MyRoma può, perché la legge lo consente, essere il contenitore unico di tutta la nostra passione ed al tempo stesso della nostra assoluta volontà di lavorare con e per la nostra Roma ». Fonti finanziarie vicine alla trattativa lanciano comunque un assist a MyRoma: se arriverà a detenere il 5% del capitale dell’As Roma, potrà chiedere un posto nel Consiglio di amministrazione della società.