La penna degli Altri 27/12/2010 11:06
Conti: «Francesco va solo ammirato»

Le sue dichiarazioni a Sky arrivano in un periodo particolamente complesso della carriera del capitano. Un periodo strano, sicuramente una situazione nuova, nella quale luomo che ha battuto tutti i record con la maglia della Roma ha bisogno di conferme, di sostegno. E Bruno in quei momenti un po così cè sempre. Forse perché in Francesco ci si rivede.
«Totti è la Roma aveva detto qualche tempo fa sempre su Sky -. Nessuno più di lui lo è stato. Tutti i sacrifici che ha fatto, quando è sceso in campo infortunato, tutte le volte che poteva andarsene a guadagnare di più, ne sono la dimostrazione. Totti, e questo lo si scoprirà ancora di più in futuro, è la Roma. Più di Bruno Conti». Parole a cui lo stesso Totti aveva risposto con grande affetto: «Sono fiero di aver raggiunto e di essere in compagnia di Bruno Conti come giocatori della Roma che hanno vinto di più. La conquista dello scudetto e della Coppa del Mondo con la nazionale italiana ci rende in qualche modo unici». Sì, unici. Come calciatori, ma anche come persone. Che poi è quello che conta di più. Perché, come disse Bruno in unintervista a La7 del 2009, «Francesco a livello umano è come me. Per il rapporto che ha con i tifosi, per ciò che fa fuori dal campo. Il calciatore finisce, poi resta luomo».
Erano i giorni successivi alla eliminazione dalla Champions ai rigori con lArsenal, nella sera in cui Francesco con un ginocchio in pezzi aveva dato lanima per giocare e vincere. Finì con le sue lacrime nascoste dalla maglia. Unimmagine forte, commovente, romanista. Di chi vive di emozioni, di passioni, ma che poi è pronto a sdrammatizzare tutto con una battuta. Come fanno i romani. E così Conti, dopo aver parlato dellammirazione che tutti dovrebbero avere per Totti, guarda già avanti a quello che la Roma potrà fare in questo campionato anche e soprattutto grazie a Totti.
Perché la vittoria contro il Milan ha rilanciato le ambizioni di scudetto. Con il diavolo che si è dimostrato meno spaventoso di quanto si potesse pensare, con lInter che, anche col cambio dallenatore, resta unincognita («ha fatto un vero affare scegliendo Leonardo. Lui adesso deve portare solo un po di serenità nel gruppo e far capire ai ragazzi che sono una squadra può far bene. E sono certo che Leo ci riuscirà»). E pure le altre non fanno certo paura («la Lazio avanti in classifica? E una sorpresa, ma conoscendo Reja dico che se lo meritano»).
E allora Conti ha un desiderio per il 2011: «Dare continuità. Ricominciare da dove ci siamo fermati a San Siro, perché abbiamo una rosa competitiva e possiamo risalire in classifica». Una rosa in cui cè Borriello («Marco, stai leggero... capito? Nun te se po vede co quei capelli... però sei bellissimo lo stesso») e in cui cè Totti: «uno che ha sempre fatto tutto per la squadra».