La penna degli Altri 05/12/2010 12:05
Come passa il tempo
Come passa il tempo. Di quel pomeriggio di luce e promesse fatte nello spogliatoio cè rimasto soltanto il fango. Limmagine è De Rossi, che a maggio giocava, guidava, segnava e piangeva, ieri è uscito espulso strillando contro mezzo mondo ritirandosi nellinverno del suo, ma, soprattutto, del nostro scontento.
Come passa male il tempo. Lunica cosa che è rimasta uguale sta lì apposta a farti più male: il 2-0 allintervallo, il risultato del primo tempo quando la Roma era campione... Come passa male il secondo tempo. Sembra tutto alla rovescia, a cominciare dalla classifica, a guardare la panchina allinizio (Totti! Borriello! Menez! Pizarro!), apposta le uniche immagini che ti restituiscono un po di Roma in questo week da buttare sono quelle di un brasiliano che segna danzando in un clima da neve, di un altro che sembra ritrovare
Copacabana soltanto perché cè un po di sabbia sopra la fanghiglia ma sotto lo zero. Simplicio e Adriano, come a dire ok lacquisto è giusto (uno è sicuramente giustissimo).
I fantasmi si sono materializzati, nel bene e nel male. Tutti. Le partite che per noi durano solo mezza partita, le trasferte che per noi sono viaggi allimpossibile (è Natale e in campionato non abbiamo mai vinto lontano dallOlimpico) lennesima rimonta subita, da 2-0 come col Bologna, come col Napoli, come col Cagliari
lanno scorso, come un triste ritornello che non è vero che Ranieri non canta più. Lultima volta che eravamo stati qui cerano il sole, ventimila persone, per mezzora la Roma campione e uno striscione: "chi tifa Roma
non perde mai". E vero, però certe partite non le puoi pareggiare.