La penna degli Altri 05/12/2010 10:01

Chievo, che rimonta Roma, pari e rabbia

Bugie Roma che si è presentata senza Menez, e questo si sapeva. Ma anche senza Borriello e . Una panchina da favola. E con l’Adriano appena scaricato dal tecnico che gioca la prima partita da titolare. Ranieri deve essere stato influenzato dalla politica: dico una cosa e poi la smentisco. Sembrava che i fatti potessero dargli ragione. 2-0 nel 1˚ tempo, Roma padrona del campo, Simplicio sontuoso che sigla la doppietta e ragiona in mezzo, Adriano che in mezzo all’area fa la sua parte: tiene palla e distribuisce. Un boa da un quintale dove rimbalzano i difensori veneti. La scelta che non t’aspetti e che funziona, anche per il terreno.

Fango Un campo infame, torturato dalle piogge, da tre gare in una settimana e pure dalla partita di rugby Italia-Argentina di 3 settimane fa. Tanto brutto che girava voce che la partita sarebbe saltata. Il Chievo, speculare alla Roma nel sistema di gioco, era nettamente più in difficoltà. Sembra paradossale, invece il Chievo del miracolo permanente è una squadra che ama giocare, è più tecnica di quanto si creda. E ha subito la forza fisica della Roma (Mexes dietro è stato grandioso per 75’). Poi però i «mussi volanti» si sono ricordati da dove vengono e, in aggiunta ai piedi fini, ci hanno messo una determinazione antica e un’intensità sorprendente. La Roma è stata schiacciata, il Chievo ha collezionato occasioni e Pioli, capito che la palla finiva sempre là davanti, ha fatto i cambi giusti: dentro Granoche e Bogliacino per due interditori, Marcolini e Rigoni. Moscardelli, il più scatenato, ha ottenuto il giusto premio con la collaborazione di Julio Sergio. Granoche ha arraffato la parità. E poteva pure andare peggio alla Roma: Julio Sergio si è riscattato con una doppia prodezza su Granoche e Pellissier. Ma non è facile ammetterlo, quando eri avanti per due gol.