La penna degli Altri 21/12/2010 10:35

Candela: "Lo scudetto? Sì, tranquillamente"

E per questo quando parla della Roma, lo fa da tifoso più che da addetto ai tifosi. Ieri mattina ha parlato del momento che sta vivendo la formazione giallorossa. «La Roma è la squadra che ha dimostrato, negli ultimi 10 anni, di avere la rosa migliore. I problemi sono normali, è successo con tutti i migliori allenatori, a partire da Fabio Capello, ricordo la contestazione dopo la sconfitta in Coppa Italia con l´Atalanta: sono cose che succedono. La vittoria di Milano ha dimostrato che la squadra ha le potenzialità per arrivare ed una rosa molto ampia». Candela, insomma, ci crede e pure tanto e pochi minuti dopo ai microfoni di Centro Suono Sport approfondisce il concetto soffermandosi sui singoli. «Adriano è un giocatore fantastico e la Roma, l´ho detto dall’inizio del campionato, è la squadra più forte, con una panchina grandissima. Il problema all´inizio era di concentrazione».

Sarà stato un lapsus, o forse si sente ancora un calciatore giallorosso, ma Vincent parla come se a scendere in campo debba essere ancora lui. «Dobbiamo continuare cosi perchè il campionato lo possiamo vincere tranquillamente. Senza dubbio la rivale perlo scudetto è il Milan, l´Inter ormai ha vinto tutto, Mourinho manca all´Inter e al campionato italiano. Il Milan ha iniziato bene il campionato, ha qualche problema in difesa e la Roma può recuperare tranquillamente il Milan».

In questo senso lo scontro diretto di sabato sera ha aperto nuovi orizzonti per la formazione di Ranieri, anche se le scelte iniziali del tecnico, con e Pizarro in panchina, qualche polemica l’hanno sollevata. «Fa strano vedere Francesco in panchina, quando uno continua a dare quello che ha dato, anche a 34 anni, non fa piacere rimanere fuori. Poi ho pensato al quello che piace a me, con una squadra senza paura. Peccato per il capitano però la squadra ha giocato bene». Da francese a francese, per Menez scomoda un paragone ingombrante. «Mi ricorda Djorkaeff, uno che provava sempre a dribblare. Però bisogna vedere sulla continuità. Bisogna dargli fiducia e diventerà un grande campione internazionale».