La penna degli Altri 03/12/2010 10:46

Borriello: «Resto e vinco con la Roma»

E’ a suo agio, ride di nuovo, scherza. Certo, andare in panchina non gli piace, così come non piace a nessuno. Borbotta, si fa sentire. Nello spogliatoio sanno. E’ fatto così, dirà anche lui. Ci sta. Lo chiamano Borriello furioso, lui si fa una risata e nega di esserlo. Prende con filosofia anche quello che è uscito in questi giorni: i suoi gestacci di Palermo, qualche discussione di troppo con i compagni, con i senatori, la voglia di Milan etc etc. Ecco la replica di Borriello. «Roma è una à meravigliosa, qui sto benissimo, lo sanno tutti. Non penso che la Roma abbia voglia di vendermi, poi se mi chiede il Milan bisogna chiedere a Galliani. Quello che si dice in questi giorni sono voci, anche brutte. Vado d’accordo con tutti i compagni e loro vanno d’accordo con me. Il problema è che dopo ogni sconfitta si vocifera sempre, si parla di dualismi, di liti. L’importante è andare avanti e rialzarsi dopo le cadute. Ci vuole più equilibrio». Non nega del tutto le discussioni con qualche compagno. «Le liti con ? Bugie. Con Daniele siamo amici, spero che quel messaggio “annamo a vince’”, diventi realtà. Poi è normale avere qualche discussione, succede in tutte le migliori famiglie. Ma poi finisce lì, bisogna andare avanti, senza problemi».

Il mea culpa arriva su certi suoi atteggiamenti in campo e nello spogliatoio che hanno fatto arrabbiare più di qualcuno. Quel «mamma mia» dopo la terza rete subita dalla Roma a Palermo ha fatto arrabbiare qualcuno. «Cosa dovevo fare, gioire dopo un gol subito? No, ero solo dispiaciuto. Però va bene, su certi atteggiamenti devo lavorare di più, sono atteggiamenti che mi porto dietro da sempre, in tutte le squadre. Li devo limare, su questo sono d’accordo. Io in campo gesticolo spesso, fa parte del mio carattere, il calcio si vive attraverso le emozioni, i tifosi devono capirlo. Io devo starci più attento. In passato non ho mai avuto problemi con nessuno, sono sempre stato rispettato da tutti gli allenatori e dai compagni di squadra: sono una brava persona, devo limare degli atteggiamenti ma sono una persona buona e lo sanno tutti. Se resterò alla Roma nei prossimi anni? Assolutamente si, ho un contratto, sto bene, la squadra mi sta valorizzando, qui sto benissimo. La squadra è forte, vuole vincere e io voglio restare. I traguardi? Non mettiamo un obiettivo davanti all’altro, possiamo lottare su tutti i fronti. Allo scudetto, credo. Domenica potevamo avvicinarci alla vetta, alla fine abbiamo perso solo un punto dal Milan. Comunque si riparte, le grandi squadre devono ripartire. Siamo grandi professionisti, grandi uomini e ripartiremo». Si riparte da Verona, dove lo scorso anno il sogno scudetto si è ritravestito da utopia. Chievo-Roma, alla playstation, come finisce, caro testimonial? «Vinciamo uno a zero, gol di ». Bene.