La penna degli Altri 03/12/2010 10:56
Borriello fa pace con la Roma
Qualcuno sè spinto persino a dire che, dopo appena tre mesi, il centravanti sarebbe stanco della sua esperienza romana, meditando già di cambiare aria. Borriello è abituato a frequentare le copertine di giornali e rotocalchi, anche se stavolta avrebbe preferito evitare il clamore delle prime pagine. Testimonial italiano del nuovo videogioco calcistico «Pes 2011», lattaccante giallorosso ha provato a mettere il silenziatore alle polemiche: «Le chiacchiere che ho sentito nelle ultime ore sono brutte e immotivate. A Roma mi trovo benissimo, vado daccordo con tutti e mi dispiace che dopo ogni sconfitta si dia adito a queste bugie. Ho capito, però, che qui non cè equilibrio e che in molti hanno la tentazione di creare dualismi inesistenti. E questo è un problema. Non ho mai litigato con il mio grande amico De Rossi, né con Totti: ammetto che dovrò limare qualche atteggiamento, ma i battibecchi e i confronti fanno parte delle dinamiche di ogni ambiente di lavoro. Nel mondo del calcio non ho mai avuto problemi con nessuno, tutti i ragazzi dello spogliatoio sanno che sono una brava persona e gesticolare in campo, per me, è solo un vizio. Era così quando giocavo nel Milan ed è così adesso. Dopo il terzo gol del Palermo che cosa avrei dovuto fare? Esultare?».
Un paio di settimane fa uscirono alcune indiscrezioni su un suo ritorno proprio a Milano, dove Borriello va appena può per incontrare amici ed ex compagni rossoneri. Anche in questo caso, però, il numero 22 è categorico: «Qui ho trovato un gruppo fantastico, la gente ha accolto il mio arrivo con entusiasmo e mi vuole bene, sono un calciatore della Roma per i prossimi cinque anni e resterò, perché voglio vincere con questa maglia».
A sentir lui, dunque, lavventura romana procede a gonfie vele, nonostante lesclusione iniziale a Torino e la sostituzione di Napoli, su cui Borriello ebbe da eccepire con Ranieri. Il turn-over è duro da digerire per chiunque e lattaccante napoletano non fa certo eccezione: «Io vorrei giocare sempre, come gli altri miei compagni di reparto. È normale. Tutti vorrebbero vedere tanti attaccanti insieme in campo, ma esistono equilibri da rispettare e lallenatore, che sta lavorando alla grande, non può essere condizionato».
Chiusura sulle prospettive di una squadra, quella giallorossa, che deve rimettersi subito in carreggiata per non perdere altro terreno in classifica: «Sono convinto che, credendo più nei nostri mezzi, lotteremo ancora per lo scudetto, nonostante lultimo passo falso. In fin dei conti, domenica scorsa abbiamo perso solo un punto rispetto alle nostre rivali per il titolo. Mancano ancora tante partite e non vediamo lora di ripartire con una vittoria a Verona».