La penna degli Altri 06/12/2010 19:58

Angelucci conferma: "Voglio la Roma"

VERSO IL TRIDENTE - Anche per questo, il turnover di Verona assume, oggi, un senso più chiaro: su quel campo, con quel clima, troppo alto il rischio di perdere per infortunio, nella partita fin qui più importante dell'anno, i giocatori che Ranieri considera intoccabili. Su tutti, in questo momento, Borriello e Menez. Con loro due Ranieri ha provato a raddrizzare la Roma a cavallo del pareggio del Chievo. E, sempre da loro due, ripartirà a Cluj. Anche oggi a Trigoria, le indicazioni del tecnico sono state chiare: difesa a quattro, centrocampo a tre elastico e pronto a trasformarsi in una linea a quattro, con Menez dietro Borriello. E . Già, perché il capitano non solo è stato convocato per la gara in Romania dopo aver smaltito l'attacco febbrile - descritto come particolarmente intenso - che lo aveva colpito ieri. Ma è pronto a partire dall'inizio in coppia con Borriello, con cui di ritorno dal Bentegodi sabato sera ha anche diviso la cena in un noto ristorante romano in zona Laurentina, prima che l'ex centravanti del Milan, insieme a e Okaka, chiudesse la serata (nottata) nella discoteca dell'Eur dove qualche romanista aveva già "festeggiato" il derby. Al trio, decisivo contro il Bayern, sarà affidata la ricerca del punto qualificazione.

ESCLUSIONE - Con , Menez e Borriello in campo quale sorte tocca a Vucinic? Dopo novanta minuti nel pantano di Verona senza riuscire a incidere sulla partita sembra destinato a riposarsi contro il Cluj. Dopo un inizio di stagione che - gol all'Inter a parte - gli ha riservato soprattutto amarezze, l'umore del montenegrino è ai minimi storici. Ma se il crollo delle sue certezze non ha ancora fatto rumore, non vuol dire che non possa farne in futuro. Magari già a gennaio quando, stando alla relazione firmata dai revisori dei conti della Roma, potrebbe rendersi necessaria qualche operazione di "trading" dei giocatori. Tradotto, qualche cessione. Dovesse essere seguita questa strada, in assenza di nuovi investitori capaci di immettere capitale nel club, quello di Vucinic - contratto a lunga scadenza, estimatori in Inghilterra (piace moltissimo al Tottenham) Germania (Bayern) e Italia (Inter) - rappresenterebbe uno dei profili più adatti al sacrificio. Soprattutto perché, in questo momento, l'attaccante non avverte la fiducia di tecnico e ambiente intorno a sé. E spuntare altrove un contratto ai livelli di quelli sottoscritti da Borriello e Adriano (ben oltre i "suoi" 2,5 milioni annui) rappresenta una tentazione da non sottovalutare.

SCONTENTI – Ma il partito degli scontenti, a Trigoria, avrebbe bisogno delle Primarie per scegliere il proprio "leader": in troppi non sono soddisfatti. Su tutti Pizarro, relegato a rincalzo extralusso dietro a Greco, Simplicio e Brighi, che già nelle scorse settimane ha palesato a tecnico e dirigenti il proprio malumore. E, dovesse continuare a fare da spettatore, non mancherebbe di ripetere il messaggio. Tra chi non sorride, anche Adriano, cui i 78 minuti anti-Chievo non hanno tolto la saudade e Julio Baptista, escluso dal viaggio a Verona e, oggi, anche dalla trasferta di Cluj. Attende invece Doni: dall’Inghilterra bussa l’Aston Villa, lui ascolta ma, non dovesse arrivare l’offerta giusta (e quella del West Ham non piace), rimarrebbe volentieri a Roma. Almeno fino a fine stagione. Problema opposto per Mexes, che rischia di svincolarsi e aspetta un’offerta di rinnovo. Rosella Sensi, però, ha deciso di bloccare ogni discorso – in scadenza anche gli accordi con Ranieri, Perrotta, Cassetti e Montali – rimbalzando la palla ai futuri acquirenti del club. In questo senso, di oggi la conferma di Giampaolo Angelucci all’interesse di acquistare la Roma: "La Tosinvest – si legge in una nota del gruppo dell’imprenditore romano – smentisce di essersi ritirata, per qualsivoglia motivo, dalla procedura in corso e dichiara di aver conferito un mandato per lo svolgimento della necessaria due diligence". Il 13 dicembre il termine per presentare offerte vincolanti.