La penna degli Altri 16/12/2010 09:27
Adriano: "Roma, resto e vinco qui!"

Qualche cosa di vero cera. Del resto a parlare era stato anche il procuratore storico del giocatore, Gilmar Rinaldi, lo aveva ribadito anche la mamma del giocatore, lo aveva confermato anche Ronaldo quello che una volta era il Fenomeno, per non parlare dei dirigenti di vari club di prima fascia brasiliani che già stavano litigando per garantire allImperatore una maglia da titolare per il prossimo campionato.
Tutto vero. Però, che dice Adriano? Perché tutti avevano parlato, meno il brasiliano. E allora, ieri, quando cè stato un contatto telefonico per conoscere la sua posizione, è stato un piacere prendere atto della disponibilità del giocatore a parlare del suo presente e del suo futuro. Che, al contrario di tutto quello che si è detto e scritto, noi per primi, nei giorni scorsi, sarà ancora alla Roma, come da contratto, in scadenza il trenta giugno del 2012. Adriano garantisce che vuole rimanere e tornare Imperatore con la maglia giallorossa.
Adriano il prossimo anno con chi giocherà?
A«Con la Roma».
Sicuro?
«Sicurissimo».
Eppure da settimane da più parti non si è fatto altro che sentire e leggere di un suo ritorno in Brasile. Confessiamo, anche a noi ci avevano garantito che lei sarebbe partito per non tornare.
«Proprio per questo ho voluto parlare, dopo che ho sentito di tutto e di più nei miei confronti. Non è bello che tutti i giorni si parli di Adriano senza ascoltare Adriano. Parlano tutti, troppi, soprattutto in Brasile. E parlano senza sapere. Ne vuole sapere una?
Anche due.
«Qualche settimana fa, in Brasile hanno detto che ero a Rio a divertirmi con un paio di ragazze».
Invece?
«Invece ero a Trigoria, a lavorare, per recuperare dallinfortunio alla caviglia. Ormai, comunque, a certe cose non ci faccio più caso».
Capiamo. Però in Brasile continuano a dire che lei dal prossimo gennaio tornerà a giocare a casa sua.
«Non è così. Io resto alla Roma, felice di rimanerci».
Dicono del Flamengo...
« Dicono male. Sono legatissimo al Flamengo, ma io ho fatto la mia scelta e questa scelta dice ancora Roma».
Dicono anche di Palmeiras e Corinthians...
«E dicono male pure qui, fermo restando che a qualsiasi giocatore fa piacere sapere di essere al centro dellattenzione di tanti club. Ma io un club ce lho. E questo club è la Roma».
Ma tutto questo lo dice anche il suo procuratore, Gilmar Rinaldi...
«Quello che conta è quello che dico io. E, lo ripeto per lennesima volta, la Roma è e sarà la mia squadra».
Insomma non è vero, come dicono nel suo paese, che lei partirà per non tornare.
«Non è vero. Io partirò per Rio subito dopo la conclusione della partita contro il Milan.E farò rientro a Trigoria il ventotto dicembre. E già stato tutto stabilito».
Eppure in Brasile cè chi giura che lei avesse già un accordo minimo con un club.
«Giurano il faso perché io non ho laccordo con nessuno. Anzi uno ce lho ed è con la Roma».
Ma in questi mesi in cui ha fatto più lo spettatore che il calciatore, non le è mai venuta la voglia di tornare a giocare a casa sua?
«Non posso nascondere che quando sono arrivato a Roma, accolto benissimo e al solo pensiero ancora mi emoziono, speravo di giocare di più. Ma so anche che ho avuto un paio di infortuni che hanno frenato il mio ritorno. Solo in unoccasione sono rimasto deluso e sorpreso di non andare in campo».
Quale?
«E recentissima. A Cluj. Avevo giocato in campionato nel turno precedente, a Verona, contro il Chievo, la mia prima da titolare. Ero rimasto in campo ottanta minuti, penso anche che la mia prestazione non era stata male. A Cluj, quindi, pensavo di poter giocare almeno uno spezzone di gara».
In effetti, proprio dopo Cluj, sono cominciate a circolare con più insistenza le voci della sua decisione di tornare in Brasile.
« Cè stato un momento in cui per me è stato necessario fare il punto della situazione. Poi è successa una cosa che mi ha tolto ogni dubbio».
Quale cosa?
«Le dichiarazioni della dottoressa Rosella Sensi. Ha ribadito la sua voglia di Adriano, confermandomi quello che avevo toccato con mano già il giorno della firma sul contratto quando mi ospitarono a casa loro facendomi sentire uno di loro. Io sono un ragazzo sensibile, sentire affetto sincero nei miei confronti per me ha un valore enorme ».
Ha anche parlato personalmente con la dottoressa Sensi?
«Sì. E le sue parole sono state le stesse che aveva detto pubblicamente. Mi vuole alla Roma. Mi ha dimostrato un grande affetto e stima nei confronti del calciatore Adriano. A quel punto non ho avuto più dubbi. Sono della Roma e continuerò a essere della Roma».
Magari sperando di giocare un po di più...
«Questo mi pare naturale. Lo dico senza intenzione di fare polemica, ma è chiaro che vorrei ringraziere la Roma in campo, facendo quello che ho sempre fatto, regalando cioè gol e allegria».
Quindi non ha avuto mai nessun problema con Claudio Ranieri?
«Il mio rapporto con il mister è assolutamente sereno e tranquillo. Non ho problemi con lui, di nessun tipo. Abbiamo sempre parlato e ci siamo confrontati con lealtà».
Che peso hanno avuto i suoi compagni nella scelta di rimanere?
«Anche loro, tutti, sono stati splendidi nei miei confronti. Li vorrei citare tutti, mi limito ai romani, Francesco Totti e Daniele De Rossi con me sono stati più che dei semplici compagni di squadra. Sono delle persone fantastiche. E per me queste cose non hanno prezzo».
Nella Roma, quindi, cè uno spogliatoio unito?
«Cè un grande gruppo. Che ha sempre lavorato duro, dando il suo aiuto a qualsiasi compagno si sia trovato in difficoltà. Io ho un ottimo rapporto con tutti. Vuole sapere unaltra cosa?
Pure altre due.
«Mi sono commosso quando, nel derby, dopo il gol tutti i compagni sono venuti ad abbracciarmi. E stata unemozione indimenticabile, come vedere la festa dei nostri tifosi. Ecco, ora, il mio obiettivo è quello di regalare questo tipo di emozioni ai compagni, alla società, al tecnico e ai nostri tifosi».
I tifosi della Roma li ha sempre sentiti al suo fianco?
«Sempre. Quando sono entrato in campo, sentire il loro applauso, mi ha dato una carica formidabile. I tifosi della Roma sono speciali, del resto lo avevo capito anche quando mi ero presentato allOlimpico da avversario».
Si può dire che la Roma sotto lalbero trova un Adriano pronto a stupire?
«E quello che mi auguro per il prossimo anno, sperando, peraltro, di poter dare il mio contributo già sabato prossimo contro il Milan. Il mio obiettivo è rappresentare per davvero un nuovo acquisto per la mia squadra».
Cosa serve ad Adriano per tornare Imperatore?
«Giocare. Con un minimo di continuità. E anche qui lo dico senza nessuna voglia di fare polemica. So che nella Roma ci sono tanti grandi attaccanti, dovrò farmi trovare pronto quando ci sarà la mia occasione. A quel punto toccherà a me sfruttarla. Io sono pronto a giocarmela».
Però si dice che Adriano sia ancora parecchio sovrappeso. Come la mettiamo?
«La mettiamo che da quando sono a Roma ho perso oltre otto chili. Lo ripeto, sono pronto, per tornare Imperatore ho solo bisogno di giocare».
Quando è arrivato, disse che la Roma poteva vincere tutto. Lo ribadisce?
«Lo ribadisco. Ci sono poche squadre in Europa al livello nostro. Noi possiamo giocarcela con tutti. E sono convinto che nel prossimo anno saremo ancora più forti».
Il rischio, però, è che non basterà per arrivare a vincere. Sabato prossimo cè il Milan, se la Roma non vince, poi sarà dura recuperare.
«Se vinciamo, il campionato sarà tutto da giocare. Se pareggiamo rimaniamo a dieci punti che si possono sempre recuperare. Se dovessimo perdere andremmo a tredici, ma questa Roma non è la squadra che lo scorso anno ha recuperato quattordici punti allInter?».
A proposito della sua vecchia Inter. Questanno sembra fuori dalla questione scudetto.
«Sembra. LInter rimane una grandissima squadra formata da un gruppo di giocatori formidabili. Chi la considera fuori dalla corsa scudetto, corre il rischio di doversi ricredere».
E sempre in buoni rapporti con il club nerazzurro?
«Ci mancherebbe. Il presidente Moratti con me è stato sempre straordinario. Gli auguro con tutto il cuore di vincere il Mondiale per club, se lo meritano tutti, a cominciare da Moratti che mi ha sempre dato lo stesso affetto che oggi sento da parte della famiglia Sensi».
Milanesi e Roma, per Adriano la corsa scudetto è limitata a queste tre squadre?
«No. Io credo che anche la Juventus possa dire la sua. E bisognerà fare attenzione a Napoli, Palermo e ci metto pure la Lazio».
Questione Champions League. Adriano ha un avversario preferito per gli ottavi di finale?
« No. Perché parto dal presupposto che quando si arriva a questo livello, tutte le partite sono difficili. Di una cosa sono sicuro, però».
Quale?
« Che qualunque sarà la squadra che prenderemo nel sorteggio per gli ottavi, dal Barcellona, formidabile, allo Schalke, loro non saranno contenti di doversela vedere con la Roma».
Soprattutto con un Adriano in più.
«Me lo auguro. Voglio che il 2011 sia lanno del ritorno dellImperatore».