La penna degli Altri 15/12/2010 19:31

"Adriano ci interessa" Ma non c'è accordo

"ACCORDO CON ADRIANO" - In Brasile, Adriano andrà per le vacanze di Natale, ma difficilmente tornerà. L'addio lo ha meditato (poco) e deciso da tempo, da quando ha capito di non rientrare nei pieni di Ranieri ("Io mi alleno, ma tanto con te non giocherò mai", ha anche rimproverato al tecnico). Il Corinthians, come ha comunicato il "diretor de futbol" del club Roberto de Andrade, ha "raggiunto un accordo verbale con Adriano per un anno", in attesa di trovare quello con la Roma. Una notizia che fa rumore soltanto perché rumoroso era stato l'arrivo di Adriano nella capitale: l'Imperatore nella à degli imperatori, con tanto di celebrazione nell'arena dello stadio Flaminio presieduta da Rosella Sensi. Già in quei momenti di euforia, il giocatore portava sul corpo i segni (chili) evidenti di quanto il passato glorioso fosse passato e basta. Alla fine, ha vinto chi ha puntato sul flop: la "scommessa" Adriano non verrà mai incassata dai dirigenti che ci hanno creduto investendoci soldi, tanti: 5 milioni lordi all'anno per tre anni.

VOLONTÀ - Rosella Sensi - e lei soltanto - dopo averne caldeggiato l'acquisto non ha ancora abbandonato le speranze di tenerlo a Roma: "Non si muove", ha quasi urlato domenica dopo Roma-Bari. Ma la sua voglia di difendere l'investimento fatto in estate si scontra con la volontà di Unicredit, che a gennaio vuole assolutamente alleggerire il bilancio da stipendi pesanti pagati a elementi marginali nel progetto-Roma. Tra questi, in un podio tutto brasiliano completato da Baptista e Doni, spicca il nome di Adriano. La banca vuole che venga rescisso il contratto con il centravanti, pensando anche a quella clausola sui comportamenti da atleta, che non sempre l'attaccante ha tenuto, e che consentirebbe al club di annullare il contratto che lega Adriano alla Roma fino a giugno 2013. Clausola non semplicissima da esercitare.

PARTENZA - Il problema è che in pochi in Brasile sono pronti ad accogliere Adriano a titolo definitivo, riconoscendogli l'intero ingaggio da 5 milioni lordi all'anno. Anche per questo, il Corinthians (ma l'attaccante sogna ancora un ritorno al Flamengo, che però nicchia) lavora sulla base del prestito. Per la Roma vorrebbe dire risparmiare, per un anno, 5 milioni, ma ritrovarsi tra dodici mesi con il problema - in caso di ennesimo fallimento - di cercare una nuova soluzione. La vicenda si potrebbe risolvere se Adriano accettasse di rinunciare a parte del suo ingaggio. "Una volta in Brasile Adriano deciderà quale sarà il suo futuro insieme a me e alla madre", spiega l'agente Gilmar Rinaldi. Un futuro che, nonostante le resistenze di Rosella Sensi e la speranza di qualche tifoso, il giocatore ha già disegnato lontano dall'Italia.

IL CORINTHIANS AMMETTE, MA... - "Adriano ci interessa ma non c'è nessun accordo". Il Corinthians smentisce le voci relative ad un'intesa già raggiunta con Adriano. Sul sito del club paulista si precisa che "non esiste un accordo con Adriano" per il 2011. "Come tutti i grandi giocatori, Adriano interessa al Corinthians. Ma è prematuro dire che esista un accordo affinchè giochi con noi il prossimo anno", si legge in una nota diffusa dal Timao. "Non c'è una trattativa con Adriano e non c'è un accordo", dice Andres Sanchez, presidente del Corinthians. "Ma nessuno mi crede. Il problema siete voi -dice rivolgendosi ai giornalisti-: voi dite che è tutto fatto, quindi se poi il giocatore non arriva sono io a fare la figura dello stupido. Per questo, ripeto: non sto trattando". Sanchez, però, deve fare i conti con le dichiarazioni di Roberto de Andrade, il dirigente del Corinthians ha fatto riferimento ad un'intesa verbale con Adriano. "Chiedete a Roberto. Se lui ha un accordo, io non ne sono al corrente. E' impossibile annunciare l'ingaggio di Adriano quest'anno. Non posso dire se giocherà qui a febbraio". A 'chiamare' Adriano al Corinthians è stato per primo Ronaldo: "Se Ronaldo stacca l'assegno io firmo il contratto. Altrimenti, non c'è nulla".