La penna degli Altri 15/11/2010 09:18

Totti: «Tutti con l’Udinese»

C’è un unico caposaldo, madre di tutte le certezze. È la radice della rosa. È , appunto. «A Torino è stato essenziale - continua a spiegare Francesco - trovare il pareggio dopo pochi minuti. Penso che anche questa volta contro la potevamo vincere. È stata una partita combattuta, ma era nelle nostre possibilità centrare il bottino pieno». Già. È la stessa sensazione che hanno provato tutti i romanisti. Il problema è che la Roma ha giocato bene, ma così bene, che è un peccato non avere espugnato la Torino bianconera per il secondo anno di fila. Francesco sta da dio. Con la si è visto. Nella ripresa ha tenuto in gioco un pallone destinato al fallo laterale con un colpo di tacco che aveva in sé qualcosa di mistico. Non lo fai un numero del genere se non ti senti al massimo. Se nelle scelte contasse solo la condizione fisica, non sarebbe certamente sacrificato nella preannunciata rotazione dei quattro attaccanti titolari: Borriello, Menez e Vucinic, oltre al . E invece chissà. Appassiscono le rose, cambiano i tecnici. Ma Francesco non li dimentica. Spalletti ha vinto ieri il campionato russo con lo Zenit. gli ha voluto fare i complimenti sul suo sito: «Bella prova del nostro Luciano Spalletti che in Russia è riuscito ad imporsi alla guida dello Zenit, aggiudicandosi lo scudetto con due giornate di anticipo. E poi con un netto 5-0: festa grande!!! D’altra parte noi lo conosciamo bene, qui a Roma non dimentichiamo chi è passato e ha lasciato qualcosa di importante e positivo. Grande mister, è una meraviglia quando gli italiani di valore riescono a mostrare il loro talento anche all’estero: complimenti!»