La penna degli Altri 24/11/2010 10:10

Totti-Borriello: «Notte magica»



In una partita nata male, la Roma ha dimostrato che se la può giocare alla pari coi vice campioni d’Europa e che questa stagione è ancora tutta da vivere: «Dobbiamo essere competitivi anche in Europa e speriamo di dimostrarlo - ha aggiunto - non eravamo partiti come volevamo, sotto di due gol era difficilissimo, ma con la determinazione e la voglia di una grande squadra abbiamo ribaltato il risultato». Con quello di ieri, sotto la , ha messo a segno il terzo gol stagionale, tutti su rigore, il primo all’Olimpico. Una rete, tanto per cambiare, decisiva: «Sì, è stato bellissimo, perché era tanto che non facevo un gol fondamentale, me lo tengo stretto e sono contento per la Roma». Non c’è stato solo il gol nel quarto d’ora in cui è stato in campo, dopo essere entrato al posto di Brighi: ha tenuto palla, ha corso in ogni zona del campo, facendo il mediano, l’ala, l’attaccante, il trequartista, a tratti persino il terzino. E poi, con un lancio dei suoi, ha messo Borriello davanti al costretto al fallo da rigore. Che lui, come sempre succede quando il pallone scotta, ha buttato in rete. Con una dedica speciale: «Grazie ai nostri tifosi, in particolare a Fabrizio er Mortadella: non ha potuto festeggiare con noi, ma di solito ci segue sempre. Daje Fabri’, sei un romanista vero. Aspettiamo il tuo ritoro».



Altro gol, come detto, anche per Borriello. Per lui si tratta del terzo gol in , il nono in totale da quando indossa la maglia della Roma. Numeri da bomber, quale è, numeri da punta pura, numeri che ricordano quel grande campione che è stato Gigi Riva. Come se non bastasse poi, Borriello ha mantenuto la promessa fatta sabato scorso in occasione del gol con l’Udinese: «Segno sempre di sinistro - aveva spiegato - ma vedrete che presto lo farò anche col ». Detto, fatto. Fuga sulla destra di Menez che si lancia sull’avversario, lo supera e serve il numero 22 appostato in area di rigore. L’attaccante giallorosso scivola, cade, ma conclude lo stesso appoggiando in porta.

È da lì che parte la rimonta della Roma: «È stato un gol stranissimo, sono scivolato e ho preso in controtempo il . L’importante comunque è averla buttata dentro e se segno tanto è perché qui vengo valorizzato». Parole sante, come quelle che Borriello riserva al gruppo: «Serate come questa danno tanto al gruppo, abbiamo avuto una reazione mostruosa, tirando fuori l’orgoglio e vincendo meritatamente». L’attaccante spiega anche quale è stata l’arma in più: «Il pubblico è stato meraviglioso, mai visto niente del genere. Da applausi».



Da applausi anche la partita di Jeremy Menez. Non perfetto nel primo tempo, ha sulla coscienza il secondo gol del Bayern con un retropassaggio da incubo, si riscatta nei secondi quarantacinque minuti. Serve l’assist a Borriello per il primo gol ed è il terzo consecutivo, dopo quelli, sempre sfruttati da Marco, contro e Udinese. Corre come un matto, si rende protagonista di serpentine e strappi che fanno impazzire il Bayern, copre, recupera palla anche al limite dell’area, è un leone - ma dalla tecnica raffinatissima - che combatte per il campo. Senza sosta. Come la Roma. Perché corete, scappate...