La penna degli Altri 30/11/2010 10:45

Taddei torna in gruppo e le soluzioni aumentano

Parma. Un’assenza pesante dal punto di vista tattico, ma che per certi versi ha facilitato e accelerato
il passaggio dal 4-4-2 in linea al rombo, con il trequartista (Menez) alle spalle delle punte. Rodrigo
infatti è l’unico esterno di ruolo nella rosa giallorossa, l’unico calciatore insieme a Pizarro che non ha un sostituto: per questo durante tutta l’estate Ranieri aveva chiesto con insistenza Behrami, che non è arrivato. Sapeva, il tecnico giallorosso, che se Taddei avesse avuto qualche problema fisico sarebbero stati problemi.
E così è stato, perché fino a oggi il brasiliano ha giocato veramente pochissimo: in totale sono 242 i minuti in cui Rodrigo è stato in campo, "spalmati" in appena quattro gare. Taddei ha esordito a Milano in Supercoppa: 36 contro l’Inter al posto di Pizarro. Poi l’esordio in campionato pochi giorni dopo: 26 minuti nella prima giornata di campionato contro il Cesena al posto di Menez. Poi il primo stop in allenamento: un affaticamento muscolare, si diceva, poi il problema è diventato il polpaccio e infine una fascite plantare, un infortunio particolarmente fastidioso al punto che per alcuni giorni Rodrigo si è allenato con un plantare per facilitare la corsa. Taddei è tornato a disposizione di Ranieri nell’anticipo contro il dopo la sosta del campionato: novanta minuti all’Olimpico e poi tre giorni dopo in nella sconfitta interna col Basilea. Centottanta minuti in tre giorni, più di quanto Ranieri volesse chiedergli in quel momento e più di quello che il fisico di Taddei potesse dare. E infatti nella trasferta di Parma è arrivato un nuovo infortunio muscolare: una lesione tra il primo e il secondo grado che lo ha costretto ad uno stop di oltre un mese.
 
Ora il nuovo ritorno, e Ranieri può sorridere perché Taddei è l’unico giocatore che gli consente di passare senza fare sostituzioni dal rombo, modulo nel quale può fare l’interno al fianco di Pizarro e De Rossi, al 4-4-2 allargandosi di qualche metro sulla fascia, che riesce a coprire interamente, anche in fase difensiva. Taddei, insomma, è uno di quei calciatori la cui assenza si sente sempre: a Palermo, ad esempio, Ranieri per cambiare modulo ad un certo punto della partita ha dovuto inserire Cicinho. Una scelta "senza ritorno" perché Cicinho ha determinate caratteristiche e non riesce a fare entrambe le fasi come Taddei, che sabato a Verona ripartirà per la terza volta in questa stagione. La speranza è che stavolta non debba fermarsi più.