e questa è l’unica cosa che conta. Rosella Sensi è soddisfatta di come la Roma ha reagito alle difficoltà e pur avendo preferito (come d’altronde tutti i romanisti) la vittoria a Torino, ha apprezzato il carattere della

squadra, la voglia messa in campo e anche l’atteggiamento con cui i giocatori hanno reagito al mancato rigore su Mexes nel primo tempo.

 

Già perché - è sempre bene ribadirlo - se c’è una squadra che ha qualcosa da recriminare sulla direzione di Rizzoli è la Roma. E non certo la Juventus, come ha detto sabato sera Marotta e come ha ribadito anche ieri

Pepe. «La prestazione dell’arbitro è stata largamente insufficiente. Noi meritavamo ampiamente di vincere, siamo molto risentiti: abbiamo guadagnato sul campo più di quanto dice la classifica - ha attaccato il dirigente ex Sampdoria - Si tratta esattamente della stessa situazione di Boateng in Milan- Palermo». Marotta è stato un fiume in piena e arriva persino a nominare il tuffo di Krasic a Bologna: «Ci dovrebbe essere uniformità di giudizio, visto anche quello che è successo con Krasic. Non si possono pareggiare le partite in questo modo. Ho visto dieci volte il replay in televisione e si vede che Pepe è girato di spalle, su un tiro ravvicinato e molto forte: salta per proteggersi, è anche una questione di biomeccanica. La squadra è rimasta molto condizionata da questo episodio, senza il rigore avremmo portato la partita in porto».

 

Proprio Pepe ha dato ragione al suo direttore generale dicendo: «Ho chiuso gli occhi per pararmi il viso, con Melo che mi passava davanti. Non ho nemmeno visto partire la bomba di Totti. Credevo di essere fuori area perchè avevo fatto due passi avanti, ma le immagini hanno dimostrato che non era così. Però mi dicono che il tempo fosse scaduto da parecchi secondi. Noi giocatori però pensiamo al campo e basta. Toccherà alla dirigenza farsi sentire nelle sedi opportune e siamo certi che lo farà». Sì, proprio come prevede lo stile Juve.