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La penna degli Altri 18/11/2010 09:17

Spalletti: «Totti? Meglio se parlava meno»

Un parere probabilmente figlio di frecciate più o meno dirette che Spalletti (e qualche suo strettissimo collaboratore) gli aveva spedito negli ultimi mesi di presenza a Trigoria e dintorni. Ricordate, ad esempio, il monologo post (fine agosto 2009) del tecnico? «Abbiamo poca determinazione nei contrasti, si lotta meno delle altre squadre. Avete visto come Iaquinta e Amauri erano sempre dentro la nostra metà campo a fare a spallate? Se non si fa così partite del genere si perdono tutte. Sono cinque anni che lo dico e invece si pensa al colpo di tacco, al numero, al goal, al titolo sui giornali...». E secondo voi con chi ce l’aveva, se non con ?

Qualche mese prima del suo addio, Spalletti venne confermato (o si autoconfermò) alla guida della Roma, dopo un colloquio a Villa Pacelli con Rosella Sensi. Erano i primi di giugno, e il capitano commentò la notizia con un «felice che rimanga, anche perché non c’è di meglio» che scatenò la risposta impermalosita dell’allenatore: «Su questo si sbaglia perchè di meglio c’è sempre».