La penna degli Altri 08/11/2010 11:08
Senza Totti

Il faccia a faccia capitolino, prima ancora che dal veleno a distanza fra Ranieri e Reja, è raccontato dai numeri, pesanti e capaci di disegnare scenari fino ad ora solo accennati. Il più rumoroso nasce attorno alla figura del grande assente del pomeriggio romano, quel capitano giallorosso che, scriverà sul suo sito alla fine del derby, se lè «goduto a casa...». Il piacere di Francesco Totti è quello di un giocatore-simbolo che, seduto sul divano, ha esultato come un tifoso della curva: non cera lex Pupone in campo e non poteva esserci, perché il rosso di una settimana fa contro il Lecce si è trasformato in una giornata ai box. Verdetto? La Roma ha vinto, il campionato della truppa Ranieri si rimette in moto. I protagonisti della svolta romanista hanno il volto sorridente di una squadra, se non proprio guarita, almeno capace di ritrovare vecchie abitudini come concentrazione e voglia di non staccare mai la spina. Borriello e Vucinic hanno segnato il confine, Menez avrebbe dovuto (e potuto) farlo senza un contrattempo muscolare che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca dopo nemmeno un tempo. Senza Totti la Roma ha vinto. Senza il suo capitano la Roma non ha mai perso un derby (4 vittorie, 4 pareggi), ma non appena la riflessione diventa assordante, è Ranieri a riconsegnare allex Pupone una parte. «Quando ti viene a mancare un giocatore che rappresenta la squadra, perdi sempre qualcosa e - precisa il tecnico testaccino - se questo giocatore si chiama Totti il problema si raddoppia: a Francesco dedichiamo questo successo».
Numeri da derby, dunque. Il tre è quello delle vittorie di Ranieri su altrettante sfide guidate dalla panchina, il due rappresenta la gioia giallorossa dal dischetto, luno la rabbia biancoceleste per un rigore non concesso. «La partita è stata condizionata dagli episodi, i giocatori - rivela Reja - mi hanno detto: mister, non ci vedono bene lassù, non possiamo farcela undici contro dodici...». Lallenatore primo della classe punta lindice su una trattenuta di Riise su Mauri quando la porta della Roma era ormai spalancata: se la palla fosse finita dentro il derby sarebbe tornato in equilibrio. «Ma non avete visto che nella stessa azione cera Dias mezzo metro in fuorigioco? Vi state attaccando al fumo della pipa, lei (così Ranieri ad un giornalista, ndr) cha scritto in faccia che è laziale, facendo in questo modo fate godere i cugini come ricci...», la replica del condottiero di Trigoria. Il freddo e distaccato friulano Reja contro il rugantinesco Ranieri: LazioRoma va ai supplementari. Reja rivive la sfida e non si dà pace nemmeno per il modo in cui De Rossi e soci hanno chiuso la partita. «Di solito con due giocatori a terra si butta la palla fuori - continua il tecnico biancoceleste -, invece loro si sono procurati il rigore del 2-0. La Lazio non esce ridimensionata, anzi». Ranieri raccoglie la palla avvelenata e rilancia. «Allora faccio bene a fare il romano e se dite che Morganti ha sbagliato solo a nostro favore divento anchio allenatore che vede solo da una parte...», sottolinea il testaccino.
Nel derby deciso dal dischetto cè stato anche spazio per una traversa di Simplicio (sull1-0) e un palo di Foggia prima del rigore di Vucinic. La Lazio, adesso, fa rotta verso Cesena, mentre i giallorossi si preparano ad affrontare la Fiorentina. E Totti? «I laziali hanno indovinato il pronostico, un saluto da Franceschino...», così sul blog. Franceschino è il saluto che Totti fa in un nuovo spot, il pronostico era quello di un popolo biancoceleste che si era messo le mani nei capelli alla notizia della squalifica dellex Pupone. «Senza Totti siamo condannati...», il passaparola della vigilia.