La penna degli Altri 15/11/2010 10:09

Roma, l’alta tensione carica quattro punte

Quattro Solisti. Li citiamo in ordine alfabetico: Adriano, Borriello, e Vucinic che — accantonata per ora la concorrenza di Baptista e Okaka — hanno la certezza che, da quando la Roma si è rilanciata col modulo «a rombo», in partenza due siano sempre di troppo. Impressioni? Le polemiche bianconere del dopo match sono state quasi utili per sottrarre i riflettori alle tensioni, che in ogni caso covano sotto la cenere.

La difesa di Montali Da ex , Gian Paolo Montali si mostra più sorpreso che arrabbiato dal livore che giunge da Torino. «Sono rimasto basito — spiega sereno —. I rapporti fra le due società rimangono ottimi, ma se c’era una squadra che si poteva lamentare era la Roma. Un rigore non dato su Mexes, un’ammonizione risparmiata a Felipe Melo. Non vogliamo fare polemiche, ma il Marotta che conosco io non è quello. Se continuiamo su questa strada, il calcio diventa un Far West. Gli errori ci saranno sempre, qualche volta li subiremo, altre no, ma gli arbitri non decidono la classifica. L’equilibrio al vertice non dipende dai direttori di gara. Tutto questo è diseducativo».



Ranieri invece è più ironico: «Purtroppo non sono sorpreso dalle polemiche . Conoscevo Marotta come una persona che ama il basso profilo ma, evidentemente, è stato bene "introdotto"».

Malumori C’è tanto da dire sugli attaccanti, tant’è che a turno tutti hanno mostrato i loro malumori. contro l’Inter, Borriello a , Vucinic a Adriano rifiutandosi di entrare in campo sempre contro i nerazzurri. E alcuni dati oggettivi sono sotto gli occhi di tutti. Borriello — insultato sabato dagli ultrà per il suo no ai bianconeri in estate e quindi frustrato nella sua voglia di rivalsa — è tornato fuori dalla Nazionale, giocando più lontano dalla porta ha segnato solo due reti, Vucinic vive sulle montagne russe (e soffre l’ingaggio più basso rispetto ai compagni di reparto), Adriano ha visto il campo solo tre volte e sa che così non recupererà mai il tempo perduto. Non a caso da domani sarà a Roma il suo procuratore Gilmar Rinaldi che — fra sabato ( Udinese) e martedì (Bayern) — vorrebbe vederlo all’opera. Non semplice. Per questo le voci di un ritorno in Brasile continuano, anche se il manager ha precisato: «Ronaldo lo vuole al Corinthians, i due si parlano, ma Adriano sa che la sua realtà ora è la Roma». In questo momento, appunto. Ranieri ammonisce A stemperare gli animi ci prova Ranieri. «Preferisco avere abbondanza di scelte perché gli impegni sono tanti. Una cosa però deve essere chiara: ognuno deve mettere da parte gli egoismi, altrimenti non si andrà lontano». Difficile dargli torto.