La penna degli Altri 19/11/2010 09:55

Roma: De Rossi c’è, anzi no

CORSPORT (P. TORRI) - 
Non c’è lesione muscolare. Non ci sarebbe neppure il rischio di pubalgia che, pure, si era temuta. E queste possono esse re soltanto buone notizie per la Roma e , rientrato in nottata dall’impegno con la Nazionale con un dolore all’inguine e più di una preoccupazione in testa. Cesare Prandelli lo aveva mandato in campo all’inizio della ripresa, trenta minuti di gioco, poi quel dolore, fortissimo, cambio obbligato e il timore di un serio infortunio muscolare. 



ECOGRAFIA - 
, sbarcato a Fiumicino intorno alle tre di notte, zoppicante, ieri mattina è arrivato abbastanza presto a Trigoria. L’appuntamento era con il giallorosso, dottor Luca Pengue, con cui il giocatore aveva già parlato telefonica mente dagli spogliatoi dello stadio di Klagenfurt, mettendolo al corrente della sintomatologia dell’infortunio. Si pensava che i due si sarebbero poi trasferiti al Policlinico Gemelli per sottoporre il centrocampista a una risonanza magnetica. Al contrario è stata sufficiente l’ecografia, fatta a Trigoria, per scongiurare danni seri, come riportato in un comunicato apparso sul sito ufficiale della società giallorossa in cui si legge che «gli esami diagnostici effettua ti hanno escluso lesioni muscolo-tendinee a carico dei distretti interessati, il calciatore ha già iniziato il percorso terapeutico riabilitativo ». Che vuole dire lunghe sedute di fisioterapia per curare quella che è un’infiammazione all’adduttore. La prognosi prevede qualche giorno di stop, poi una graduale ripresa. Quindi sicuramente dovrà fare lo spettatore domani all’Olimpico nell’anticipo di campionato che vedrà la Roma ospitare l’Udinese. E, pure, che non è per nulla scontato che il centrocampista ce la possa fare a recuperare per l’impegno di , martedì prossimo, sempre all’Olimpico, contro il Bayern Monacoin quella che può essere una sfida decisiva per la qualificazione agli ottavi di finale. Ol tre a , in questo mercoledì di nazionali, anche Philippe Mexes ha accusato un fastidio al polpaccio che già gli si era indurito nel finale della gara contro la di sabato scorso. Il francese è rientrato solo ieri nel tardo pomeriggio, le sue condizioni saranno controllate oggi a Trigoria, ma da quello che ha fatto sapere, dopo aver giocato un tempo contro l’Inghilterra, non dovrebbero esserci problemi.



ROMA - 
La società giallorossa, ovviamente, non è che sia rimasta contenta per questo nuovo contrattempo a un suo giocatore per l’impegno con la nazionale. Quando proprietà e dirigenti romanisti hanno visto uscire zoppicante, nella serata di mercoledì si è scatenato un tour billon di telefonate, dalla dottoressa Sensi ai massimi dirigenti, per finire al dottor Pengue che veniva messo al corrente in diretta dal medi­co della nazionale, dottor Castellacci. Oltretutto la società giallorossa aveva la convinzione che non sarebbe stato utilizzato. Poi, forse, il fatto che gli azzurri stessero perdendo contro la Romania, ha convinto il ct a mandarlo in campo con qual che altro dei titolari. Per poi fermarsi e allungare la lista dei giocatori che la Roma ha visto rientrare infortunati e inu tilizzabili dagli impegni con le varie nazionali. Nella pausa di settembre, si fermarono Mexes, Vucinic, Riise e Okaka, in quella di ottobre ancora Vucinic e , stavolta di nuovo il centrocampista e pure Mexes non sarebbe stato male se non avesse giocato. E il club paga, stipendi e danno di non poterli avere a sua disposizione. Anche per questo ci risulta che la Roma avrebbe avanzato una proposta alla nostra Federcalcio (con le altre si vedrà), cioè quella che venga stipulata un’assicurazione sui giocatori impegnati in azzurro con parcella da pagare da parte della Figc ed eventuale premio da incassare a vantaggio del club.