La penna degli Altri 08/11/2010 09:21
Roma da derby, Lazio al tappeto
INTRAPRENDENTE -Invece la Roma ha fatto il gioco, nei primi 45, pur senza incantare, perchè in questo momento non può permetterselo, ha osato di più, ha creato situazioni importanti con Vucinic, ha persino rimediato bene alluscita di Menez, perchè lultimo arrivato, Greco, ha confermato dopo Basilea, di avere personalità e piedi buoni. Ha retto bene in difesa, dove spesso sbanda, ha comandato a centrocampo, dove Simplicio, dopo un avvio timido, ha preso coraggio. Certo sia la Roma che la Lazio sono parse subito più preoccupate di spegnere lavversario, che di insidiarlo. Due squadre di pompieri, non di guastatori. Ma mentre la Lazio è diventata troppo prigioniera di questa scelta tattica, la Roma lo ha fatto con maggiore intraprendenza. Nella Lazio sono mancati clamorosamente gli ispiratori, perchè mentre Ledesma ha sgobbato come al solito,Mauri non ha ingranato, Hernanes si è visto poco o niente, ingabbiato da Perrotta e De Rossi, e anche sugli out la squadra ha creato poco. Due soli guizzi tra il 19 e il 21, ma Rocchi non ha arpionato un cross di Mauri e Hernanes ha sbagliato mira dal limite.
DECISIONI -La Roma avrebbe persino segnato al 43, ma un millimetrico, quasi invisibile fuorigioco di Borriello, ha tolto a Greco, appena entrato, una gioia grandissima. Quando nella ripresa Reja ha opportunamente sostituito Rocchi con uno Zarate più vivace e imprevedibile, la Lazio ha dato limpressione di poter diventare più aggressiva. Non ne ha avuto il tempo, però. Dias si è fatto soffiare il pallone da Vucinic sulla bandierina, e sugli sviluppi, Simplicio ha esploso un destro che Lichtsteiner ha deviato col braccio. Inevitabile il rigore, che Borriello ha battuto maluccio, tanto che Muslera per poco non glielo ha deviato.
Il gol ha sbloccato la Lazio,logico che ci abbia provato di più, ma la Roma si è difesa con insospettabile ordine, senza gli sbandamenti che le sono abituali. Al 20 Mauri ha messo Hernanes solo davanti alla porta, ma Julio Sergio in uscita è stato più bravo del brasiliano. La Roma ha colpito una traversa clamorosa al 32 con Simplicio e un minuto dopo la Lazio si è infuriata, non a torto, con Morganti. Punizione di Ledesma nel mucchio, Dias ha scheggiato il pallone col tacco e sul secondo palo, Riise ha trattenuto Mauri pronto per il tap in. Rigore negato, ma non solo. Morganti e il suo collaboratore Cariolato non hanno visto un evidente fuorigioco di Dias, precedente al fallo di Riise. Insomma due errori uno più grave dellaltro. Nel finale, Foggia ha pareggiato con Simplicio timbrando il palo, e dal possibile pari, la Lazio si è trovata sotto di due gol, con la complicità di Morganti. Su un rilancio romanista, Stendardo e Lichtsteiner si sono scontrati tra loro, Baptista ne ha approfittato e in area Dias lo ha steso. Però lazione è stata viziata da una spinta di Baptista su Lichtsteiner, che Morganti non ha visto. Ineccepibile poi il rigore, che Vucinic ha trasformato con freddezza.
BILANCIO -Gli errori di Morganti, come si è visto, sono stati gravi e in parte decisivi. Resta però la sostanza di una Roma più vispa, più sicura di sé, più ordinata del solito, più forte degli infortuni e dei guai. E resta limmagine di una Lazio troppo sulle sue, poco aggressiva, brutta nel primo tempo, poco brillante in Mauri e Hernanes, i suoi giocatori migliori. Quando si è svegliata, non ha avuto fortuna e la scelta di tenere Zarate fuori per un tempo non lha certo aiutata.