La penna degli Altri 29/11/2010 10:16
Roma, che tonfo. Ranieri ammette: «Palermo super»
Prosegue dunque il mal di trasferta (zero vittorie lontano dallOlimpico) per la squadra di Claudio Ranieri, che commenta la debaçle del «Barbera» giunta ad interrompere una serie di otto risultati positivi di fila tra campionato e Champions. «Allinizio eravamo troppo lenti e leziosi pur giocando discretamente: abbiamo costruito molto e concretizzato nulla. Nel secondo tempo, invece, è stata una prestazione incolore con errori a difesa schierata. I ragazzi hanno accusato la stanchezza dellimpegno infrasettimanale col Bayern, mentre il Palermo ha potuto preparare la sfida con grande serenità. Vincendo avremmo inviato un segnale importante a tutto il campionato: noi non abbiamo sbagliato partita ma i rosanero ci sono stati superiori». Il rientro di Pizarro e Totti dal primo minuto non ha sortito gli effetti sperati e, anzi, ha reso la Roma più prevedibile. Sullargomento, soprattutto in prospettiva, Ranieri offre una risposta sibillina: «Non sto pensando a una Roma diversa: è già diversa da quando è arrivato Borriello. Per il momento non ci saranno novità, ma strada facendo ogni allenatore trova spunti per riflettere e cambiare idea. Pizarro non è un problema e non credo la sarà mai».
Altre ragioni per linaspettato crollo: «Non avevo colto segnali preoccupanti alla vigilia, in campo, però, ci è mancato lo spunto vincente degli uomini di qualità come Menez. Le punte erano ingabbiate negli spazi anche perché i centrocampisti non riuscivano ad accompagnare al meglio la manovra offensiva. Niente alibi comunque: questa squadra fuori casa deve far punti».
Delusione anche tra i calciatori. Mexes sottolinea il decisivo black out tra i due tempi: «Il primo gol subito ci ha tolto fiducia, ma nella ripresa è arrivato un crollo che una grande squadra non può e non deve permettersi. In trasferta si soffre troppo, va sempre tutto storto. Ora però dobbiamo ripartire subito senza mollare».
Julio Sergio ha provato a salvare una difesa in panne: «Conoscevamo la forza del Palermo, siamo dispiaciuti per aver gestito male il match». Poi una sincera autoaccusa: «Sul gol di Miccoli ero coperto ma potevo fare di più». Magrissima consolazione, nella serata nera, il ritorno al gol su azione di Totti dopo un digiuno durato 203 giorni. Sorriso amaro, quello del capitano.