La nuova offerta di Aabar si aggira intorno ai 150 milioni con un piano di investimento per rinforzare la squadra e ridisegnare l’assetto societario vicino ai 100 milioni. Altri ne verrebbero spesi per il nuovo stadio di proprietà. Si tratta dell’offerta più interessante e completa pervenuta a Rotschild in questi mesi.

 L’unico, grande ostacolo per il gruppo degli Emirati Arabi è rappresentato da un americano: Steve Tisch, produttore cinematografico e padrone dei New York Giants. Anche lui ricchissimo e anche lui intenzionato ad entrare nel mondo del calcio. Pochi giorni fa Tisch era in pole. La nuova offerta di Al- Husseiny potrebbe però riportare gli arabi in vantaggio. Sarà quindi necessaria un’asta per decidere il prossimo proprietario della Roma che potrebbe diventare il primo club di calcio “straniero” in Italia. Il re delle cliniche Angelucci sembra infatti essersi arreso di fronte ai due colossi internazionali pronti a lanciare la Roma nel grande calcio europeo e a subentrare alla famiglia Sensi dopo 17 anni di presidenza. Unicredit, che spera di far alzare l’offerta il più possibile, farà una short list formata proprio da Aabar e Tisch ed escludendo le altre 5 offerte non vincolanti. Entro il 10 dicembre dovrebbe avere inizio l’asta. Poco prima della sosta natalizia, quindi, si potrebbe già conoscere la nazionalità del nuovo Babbo Natale giallorosso.